Scritti, impressioni, opinioni.

Stavo per mettere su ebay questa inserzione. Mi sarei macchiato del reato di voto di scambio?

Visto che non esiste altra possibilità, per un italiano domiciliato in altra città italiana di potere tornare al suo comune di residenza per votare, vendo il mio voto a chi mi finanzia il viaggio a Palermo.
Un italiano allestero può votare. Un italiano in italia deve per forza tornare al proprio comune di residenza costi quel che costi.
Provocatoriamente prometto il mio voto allofferente che mi farà tornare a Palermo con un mezzo umano, ossia laereo.
Non posso permettermi un giorno di viaggio e di perdere ore di lavoro

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4 commenti

  1. utente anonimo

    Hai ragione tutto cio' è scandaloso, ma anche per i residenti all'estero fino ad ora non era cosi' facile votare,
    bisognava sobbarcarsi il viaggio , spesso molto oneroso e molto mal rimborsato visto che ti rimborsano il 50% del biglietto di seconda classe dal posto di frontiera al luogo di voto. Morale io l'ho fatto una volta, abito a Parigi e dopo trafile bolli vidimazioni etc......, ho avuto un rimborso di 1500 lire!!!!! costo del biglietto Bardonecchia Torino.

  2. Che palle 'sta storia dei residenti all'estero!
    Personalmente, ritengo (e anch'io abito in Francia) che se sei residente in un paese dovresti avere il diritto di votare per quel paese, punto e basta. Come mia madre che è sarda alle regionali vota in Lombardia perché abita a Milano. Cominciare insomma a considerare gli stati come territori, non come nazioni.
    Perché che senso ha che - lo so, l'ho ripetuto mille volte, ma non mi stanco mai di dirlo - un tizio che vive in Argentina da 50 anni e che non si ricorda nemmeno più dove sta l'Italia abbia il diritto di votare, e io che invece sono in Turchia per studio solo per un mese non posso dire la mia sul paese in cui ho la residenza?
    Mi sembra molto più scandaloso questo, e ancora di più la situazione di Emanuele, che quella che hai vissuto tu. Mi vien da ridere quando si dice che un paese a caso - la Turchia - è arretrato, quando i nostri meccanismi di registrazione elettorale funzionano esattamente allo stesso modo. Pfui.

  3. utente anonimo

    Il fatto che uno sia residente all'estero non esclude che si possa avere ancora una residenza o degli interessi in Italia, dunque anche noi abbiamo un minimo di voce in capitolo. Non credi? Siamo ancora Italiani, con tanto di passaporto, e paghiamo le tasse sui beni che possediamo nel nostro paese. Come le paghiamo nel paese dove siamo residenti.
    In ogni modo siamo buggerati dai due Paesi, perchè non possiamo votare nel paese dove siamo residenti, perchè cittadini stranieri, e in Italia votiamo nella circoscrizione della nostra ultima residenza in Patria, che almeno nel mio caso, non è il luogo dove risedono i miei interessi.
    Doppiamente assurdo!!!!

  4. Il problema è piuttosto questo: che di fatto alla fine non puoi votare da nessuna parte. Al giorno d'oggi, globablizzati come siamo, dovremmo quanto meno poter decidere dove votare.
    Per quanto mi riguarda, voterei per le presidenziali Usa...

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