Ho trovato, su segnalazione del mio amico Alister, questo test.
Il risultato è stato:

Età vera: 39 anni
Età Mentale:  45 anni

Hai una mente apparentemente matura, propria di chi possiede già qualche decennio di esperienza di vita alle spalle ma ancora non vuole decidersi ad entrare nella seconda metà della vita!

Hanno ragione. Io mi sento nato vecchio. Ma probabilmente durerà poco. Diciamo che letà tra i 20 e 40 è quella in cui ti prendi più sul serio. Anche se già intorno ai 35 ho cominciato ad avvertire il desiderio di non "crederci" più di tanto. Non so come descrivere questa senzazione. Ci provo. A ventanni ti senti eterno. Pensi di potere fare tutto. Pensi che le tue idee sono quelle che faranno diventare il mondo un posto migliore, per esempio. O pensi di potere diventare tutto quello che vuoi, e di avere il tempo per farlo. In realtà a ventanni hai tutto il diritto di prenderti sul serio, ne hai anche la forza. Le cose cominciano a cambiare verso i 30. Dopo un qualsiasi momento di passaggio, che possono essere il definitivo inserimento nel mondo del lavoro, oppure la laurea, o il matrimonio, e tutte e tre le cose insieme e tanti altri momenti, cominci a notare che le giornate si accorciano. La pila dei libri, che prima evadevi in tempo reale, si comincia ad allungare. Rimandi a domani la stesura di quel racconto. Le giornate scivolano via. Hai sonno. Sei sempre stanco. E arrivi quasi ai 40, quasi per inerzia. Non passivo intendiamoci. Hai vissuto intensamente, nonostante la frenesia. Ma cominci a capire che dovresti fare qualcosa per te stesso. Per i tuoi progetti incompiuti. Che non puoi aspettare letà della pensione per riappropiarti del tempo libero. Ho cominciato questo mese, iscrivendomi in palestra. Mai fatto prima. Ora sarò un altro quarantenne sgambettante, in lotta con la pancetta? Boh. Vedremo.
Vorrei anche tornare a scrivere sul serio. Non solo post su un blog  o nelle liste. Ma le mie storie, che da anni strepitano e urlano per uscire. Ci riuscirò?