Ero bambino quando esistevano ancora le macchine da scrivere e il concetto di word processor, ossia di un software che girava su un computer dedicato alla scrittura, mi era praticamente sconosciuto.

Non ricordo bene su quale macchina ho cominciato a scrivere da adolescente. Forse le macchine che usavo a scuola (Dattilografia all'Istituto Tecnico) era una Olimpia. Ma non ricordo la marca di quella che avevo a casa. Non era una Olivetti o una marca conosciuta e non è durata molto. In primis perché era fatta malissimo e si è rotta dopo un paio di anni, in secondo luogo perché ho cominciato dopo poco a usare WordStar sui PC dell'epoca.

Ritrovai le macchine da scrivere nel 1992, durante il servizio militare. Ne usai una meccanica e una elettrica. Ma giusto in quei mesi arrivò un bel pc nuovo di pacca (un 486, con MS-DOS 6) e anche in quel caso cominciai a usare WordStar.

Ora uso LibreOffice dopo una lunga sequenza di versioni di Word (DOS e Windows) e aver cominciato a usare in prevalenza Linux ed essere passato, negli anni universitari, per il LaTex.

Era più facile scrivere quando i PC non erano connessi?Sinceramente ricordo che modi per distrarmi ne trovavo anche all'epoca, senza mail o social network.  Pare che George R.R. Martin usi ancora WordStar su un vecchio PC con MS-DOS per non subire distrazioni.

Forse lui guarderà con curiosità alla bizzarra invenzione di Adam Leeb, ingegnere meccanico laureato al MIT (come Wolowitz di The Big Bang Theory), e Patrick Paul, sviluppatore software laureato in Relazioni Internazionali.

Le caratteristiche della Hemingwrite sono spiegate sul sito dedicato per cui non starò a dilungarmi.

L'idea, dato il nome sembra quella di evocare i bei tempi andati, quelli di Hemingway appunto, con un oggetto che con un aspetto retrò abbia invece molta tecnologia moderna. Come una moderna 500 Fiat, o come una bicicletta high-tech.

Invece del foglio c'è uno schermo e-ink, i documenti si salvano in Google Drive o Evernote. Chissà se c'è il trillo della fine riga.

I due hanno partecipato a un contest per inventori sul sito http://insertcoin.engadget.com/, in cerca di finanziatori per la loro idea.

Penso che se questo restyling della macchina da scrivere verrà mai prodotto da una qualche industria costerà un po'. Ne varrà la pena?Sarà veramente il "Distraction Free Writing Tool" che promettono i suoi inventori?

Non sottovaluterei la capacità di ognuno di noi di divagare.

Certo è che qualche nostalgico del "feeling" degli oggetti passati c'è se un app molto venduta su iOS è quella che simula una vecchia macchina da scrivere . Tra l'altro è prodotta da Tom Hanks (sì, QUEL Tom Hanks).

Non so che pensare, tranne il fatto che la vorrei avere, ma non perché ritenga che aumenterà la mia produttività. No. Semplicemente perché penso che sarebbe divertente usarla.