Maria Elena Boschi vs studente di Catania, ossia Alessio Grancagnola. Il nome va detto perché spero che il ragazzo  faccia strada. Non mi piacciono le informazioni incomplete.

Ho letto del'intervento di Grancagnola, che ha chiesto la parola durante l'intervento di Maria Elena Boschi, e ho visto molte condivisioni del video parziale, ossia del lungo, documentato e accorato intervento in cui smonta a pezzi il governo Renzi e la riforma costituzionale che ha approvato, ma non della successiva risposta del ministro.

Ora, se una cosa va detta, deve essere detta per intero. Comunque la si pensi.

Quindi il mio senso di completezza imponeva di ascoltare tutto. Molte condivisioni si sono limitate all'intervento in sé, fino alla parte in cui Giacomo Pignataro, rettore dell'Università degli Studi di Catania, afferma che "che non è previsto il contraddittorio" e che "chi non gradisce il format"  se ne può andare.

Capisco l'esigenza di moderare, di contenere i tempi, ed effettivamente forse lo studente avrebbe dovuto essere più conciso, ma la parola "format" sa tanto di televisivo.

Voleva essere un padrone di casa cortese, ma mi sembra che sia stato "più realista del re".

Ma volevo trovare la risposta completa. Una informazione che esalti il giovane coraggioso, pubblichi solo la risposta del Rettore, senza la parte successiva, sembra tesa a restituire l'idea di un governo che non risponde. È stato così? No.

Il "re" in senso lato, ossia Maria Elena Boschi, di contro sembra aver risposto. Non sono un giurista, ma mi sembra che lo abbia fatto anche lei con dovizia di documentazione, notevole considerando che è lecito ritenere che non prevedesse un siffatto intervento. Ma lavorando in questi mesi alla riforma costituzionale ha dimostrato di non averlo fatto a caso, ma che una intenzione c'era.

Ve lo riporto di seguito. Sono più di 24 minuti, ma la completezza impone pazienza.

Continuo a non amare questo governo e quello che sta facendo, ma che non sono dei dilettanti gli va dato atto.

Non stanno portando avanti la mia idea di Italia, non amo per esempio le maggioranze pigliatutto, i sistemi così semplici da avere poi lo stesso difetto di quelli troppo complicati, ossia essere piegati all'uso del potente di turno. Come non amo l'invadenza del potere esecutivo.

Ma questo è un contraddittorio legittimo. A mia modesta opinione, va reso atto che il ministro dei rapporti con il parlamento non si sia sottratta al confronto.  Il merito di questo confronto è tutt'altra cosa.

Riusciremo a salvare il metodo in questo paese? La forma, il metodo sono parte della sostanza. Ci vediamo al referendum.