Emanuele Manco

Scritti, impressioni, opinioni.

19 Luglio 1992

19 Luglio 1992
"A meno di due mesi dalla strage di Capaci, in cui ha perso la vita  Giovanni Falcone, anche il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti  della sua scorta sono uccisi da unautobomba, in via DAmelio, nel 
pieno centro di Palermo."


Ehm... Via DAmelio non è così centrale comunque. Neanche periferica.Ma non è in quello che comunenemte sintende "centro" di una città. E una zona relativamente nuova, popolata  negli anni
60-70. Con una densità di popolazione media. Una via con due accessi, troncata in due pezzi da bizzarrie del piano regolatore. Il punto esatto dello scoppio è qui. Non conosco abbastanza Milano per fare paragoni. Immaginatevi un quartiere che negli anni 50 era campagna della vostra città. A mia opinione lestensore dellarticolo ha peccato un po della solita retorica di quando si parla di questi avvenimenti. Ma comunque sposta di poco i termini della questione. Io abitavo nel 1992 in una via non molto lontana, via Marturano. Quel giorno non ero a Palermo, in quanto militare in turno di  servizio a Trapani. Ma mi raccontarono che il botto si sentì per tutta la città. Via Damelio fu devastata come mai avevo visto dal vero. Ci passai la domenica successiva, in permesso, per una fiaccolata di cittadini del quartiere.
Dopo quei giorni, si sbloccò liter che di lì a poco mi avrebbe visto impiegato, come migliaia di altri militari, nella missione "Vespri Siciliani", che consisteva nellutilizzo dei militari di leva  come presidio nei punti "sensibili" del territorio. Ossia carceri, abitazioni di magistrati e poliziotti, caserme e luoghi pubblici in generale. Questo avrebbe consentito alle forze di polizia di concentrarsi sul lavoro investigativo, delegando di fatto alle forze armate il compito di presidio del territorio. Di quella missione si era già sentito parlare dopo laltro devastante attentato di quellanno, il 23 maggio, a Giovanni Falcone. Ma solo dopo il secondo attentato si attuò il progetto.
Sono passati 15 anni da quel giorno. Fanno tutti a gara per ricordarcelo. Io non ho parole da spendere. Non sono nessuno. Voglio solo farvi sapere che oggi me lo sono ricordato anche io.




AVIS

Sabato, spinto da una iniziativa benefica, promossa da un socio dello Star Trek Italian Club, medico AVIS, ho finalmente donato il sangue. Avevo già provato lanno scorso a farlo, in una analoga iniziativa. Putroppo alcune non ottimali condizioni di salute me lo avevano impedito. In effetti quel tentativo di donazione ha innescato una serie di meccanismi virtuosi, che mi hanno consentito di riprendere il controllo della mia salute. Basti dire che un anno fa pesavo 88 kg, mentre ora ne peso 78. Con dei valori assolutemente nella norma, questanno ho potuto quindi effettuare la donazione. Ero evidentemente un po teso. Ma anche lelettrocardiogramma è stato più positivo. Il personale AVIS è competente e accogliente. Non lascia nulla al caso. Anche questa volta è stato così. Allinizio del prelievo sentivo lago fare un po male. Ma era il mio braccio a essere teso, a opporre una inutlle resistenza. Mi sono rilassato e il dolore è sparito subito. Durante il prelievo poi ho cominciato a sentire un po ovattato. Vedevo anche un po  "fosforescente". Ma non mi sono lamentato. Invero anche se avessi voluto non ne avrei avuto il tempo. Il competente staff medico mi ha letto in viso i sintomi di un fisiologico calo di pressione. Immediatamente, con prontezza, ma senza panico, il mio seggiolino è stato reclinato. Nel frattempo il sangue continuava a riempire la sacca, e la mia mano continuava ritmicamente a stringere e rilasciare la pallina di spugna. Mi hanno dato subito un po di zucchero. Mi hanno serenamente rassicurato. Invero non ho avuto panico. Incoscienza? Non credo. Non pensavo sinceramente che ci fosse qualcosa di veramente anomalo. E poi la presenza di tanta cordialità, unita alla necessaria professionalità, mi metteva a mio agio. Non sempre il medico professionale è anche cordiale. Ma in questo caso si sono coniugati due aspetti che la vulgata vorrebbe scissi. La soddisfazione è stata che, nonostante il momento di crisi, la mia sacca di sangue si è regolarmente riempita. La missione è stata compiuta. Quando una delle dottoresse me lo ha detto, mi sono sentito bene. Confesso di essermi quasi commosso. Non so che dire. Non vorrei sembrare retorico. Il decorso post prelievo è stato monitorato. Avrei voluto alzarmi prima. Ma ho aspettato che il personale medico mi desse il via libera.
Mi sono quindi lentamente avviato a un meritato ristoro. Ho poi salutato Bruno, il medico di cui sopra e ringraziato il cordiale staff, che invero ringraziava me per la donazione. In questo clima di ringraziamenti reciproci mi sono riavviato verso casa lemme lemme.
Non vorrei fare paternali retoriche, ma invitarvi a donare sangue. Per maggiori info cliccate qui
La mia esperienza personale mi porta a dire che donare mi abbia dato più di quello che mi ha tolto.

Film: Transformers

recensioni, fantascienza

TRANSFORMERS

Regia di Micheal Bay

Ci sono registi che sono una garanzia. Alcuni garantiscono qualità. Altritransformers1_800 garantiscono ciofeche. Micheal Bay lho sempre ascritto alla seconda categoria. Non che i suoi film non fossero spettacolari e tecnicamente ben fatti. Tuttaltro. Ma ho sempre odiato la sua retorica tutta stelle e strisce e torta di mele. Un regista che parla, con la tecnica degli anni 90/2000, con la lingua degli anni 80. . Non ho potuto sopportare "Armageddon", fracassone, confusionario e assolutamente privo di coerenza. Ho salvato, ma con molte riserve, forse solo per la presenza di Sean Connery ed Ed Harris, "The Rock". Lapoteosi della retorica di Micheal Bay si è raggiunta con il pomposo, e nonostante la profusione di mezzi, noioso, "Pearl Harbour". Cè da dire che i due Bad Boys sono pur tuttavia un buon mix di commedia e poliziesco action. Ma niente di memorabile, a mia opinione.
The Island ha parecchi difetti, mescola molti stilemi fantascientifici in una trama forse risicata, che alla fine si risolve in lungo, estenuante, inseguimento. Ma cerano margini di miglioramento.
Con queste premesse, Transformers è quasi una sorpresa. Non che manchino le solite scelte di Bay. Ossia i soliti marines cazzuti, i "ralenti", i soliti fumogeni che indicano ai soliti elicotteri il target, illuminati da una luce crepuscolare. Ma stavolta la sontuosità della produzione non si mangia il film. Attenzione, sempre di popcorn movie trattiamo. Un commosso omaggio ai giocattoli dellinfanzia della mia generazione. Quante trame di fantasia avrò inventato con gli autobots!  Il cast è bene assortito. John Voight e John Turturro, in ruoli di contorno,  si divertono un mondo a giocare con Spielberg e Bay.  Se cè qualche difetto è nel fatto che, in fondo sono quasi tutti un po troppo "belli", anche il ragazzino nerd. Per non parlare della bionda analista e della moretta con occhi azzurri da urlo. Ma due bellone in un film ci possono anche stare. Probabilmente il film avrebbe potuto essere un po più corto. Il finale è veramente estenuante, pieno zeppo di inseguimenti mozzafiato. E poi, sinceramente, non ho capito perchè i protagonisti per fuggire dai cattivi scelgono una città densamente popolata anzichè spazi aperti. Forse è solo per permettere a Bay di prodursi nel suo solito fracassone finale? Comunque mi sono diveritito. Con lo stesso senso di colpa di quando bevo una Coca Cola.

Recensione pubblicata anche sul pordemovie

Libri: Granelli di Sabbia

Lantologia di Giuseppe De Micheli è un sentito omaggio dello stesso alla fantasia. Nellegranelli_di_sabbia sue più disparate forme. Le sezioni sono quattro: Fiaba, Avventura, Mistero e Fantascienza. Giuseppe ci mostra quindi la summa delle sue passioni di navigato lettore innanzitutto, e poi di entusiasta scrittore dilettante.
E sono entusiasmo e freschezza che traspaiono dalla lettura dellantologia. Ogni sezione è introdotta da brevi note introdottive. Un sentito omaggio di Giuseppe ai miti che costellano limmaginario collettivo del fantastico.
I risultati, come sempre nelle antologie, sono altalentanti. La sezione Fiaba è compiaciuta e divertita. Anche se una fiaba in particolare mi è sembrata un po arzigogolata. Ho apprezzato molto i racconti, della sezione Avventura, ambientati però in un universo con premesse fantascientifiche. Ossia un universo nel quale le persone, che ormai vivono la vita nella realtà virtuale, per andare in vacanza, scelgono delle ricostruzioni "reali" del mondo del passato. Un villaggio western, anzichè il Castello di Camelot. Se state pensando a Delos, lomaggio è voluto, non è un plagio. Le premesse iniziali pur tuttavia vengono presto superate, per mostrarci delle situazioni più classicamente avventurose. Un duello allarma bianca, un classico duello western. Manca ai racconti un raccordo, una idea generale di "saga". Ma è qualcosa che potrebbe essere sviluppato. Qualche finale poi è sembrato un po affrettato, a mia modesta opinione, o un po troncato. Nella sezione Mistero poi si parla anche (forse) di draghi, che non guasta mai. Ma avresti dovuto metterli in copertina Giuseppe, non lo sai che un libro se ha un drago in copertina vende il 30% in più?
La sezione fantascienza presenta alcune piccole chicche. Di quei piccoli racconti con finale a sorpresa. Omaggio di Giuseppe al classico dei classici "il gimmick" Browniano.
In ogni caso loperazione merita la lettura. Giuseppe si dedica con passione e divertimento alla scrittura, traspare da ogni riga. E il lettore, sentendosi omaggiato, sentitamente ringrazia.

Granelli di Sabbia

Editori della Peste 2007 - ISBN: 9788889816158

Recensione pubblicata anche su
 "il leggio"
fantascienza.com

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