Sui social network girano giochini matematici più meno simpatici o divertenti.

Quello che un mio amico ha girato di recente ha fatto il giro delle condivisioni, come tanti.

Quello che veramente colpisce è quante persone lo abbiano sbagliato.

Personalmente, da matematico, posso anche indignarmi per questo, ma in realtà quello che realmente mi indigna è il come chi lo ha sbagliato ha reagito quando qualcuno gli ha fatto notare l’errore.

 

Il quesito è il risultato di questa espressione

 

1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1 +1*0 +1 = ?

 

Alle elementari ci viene insegnato che esiste una priorità tra gli operatori in una espressione. Per cui in caso di ambiguità per prime, alla stessa priorità, vanno eseguite le moltiplicazioni e le divisioni da sinistra verso destra, poi le addizioni e e sottrazioni, sempre da sinistra verso destra.

Se qualcuno di voi mi dicesse che è SOLO una convenzione di forma, gli direi che prende una clamorosa cantonata, tanto quanto la prenderei io se scrivessi “speriamo che non piovi”.

In matematica la forma è sostanza.

 

Seguendo questa regola il primo passo è eseguire l’unica moltiplicazione presente:

Pertanto

1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1+1*0+1 = 1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+0+1

 

Il secondo passo è effettuare la somma,  segue che

 

1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1+0+1 = 12

Una risposta sbagliata che ho letto al quesito è 1.

Da quale errato calcolo deriva?

Da un errore di priorità e di lettura.

Ossia violando le regole di cui sopra, l’aspirante solutore ha sommato 12 volte 1 e poi ha moltiplicato tutto il risultato per zero e poi ancora sommato 1.

Errato.

In pratica è come se avesse letto

 

(1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1)*0 +1 = ?

 

Ossia ha introdotto in modo arbitrario la parentesi tonda nel posto sbagliato, mentre la parentesi sottintesa in realtà era

 

1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1+(1x0)+1 = ?

 

Ora qualche furbacchione ha pure detto: ma perché non c’è la parentesi nell’espressione?

La risposta è che la matematica non spreca simboli, come ogni buon linguaggio.

La priorità tra gli operatori è il livello base. Se tale priorità deve cambiare allora si introducono le parentesi per evitare ambiguità.

In questo caso non è necessario perché chi ha scritto l'espressione ha voluto comunicare un calcolo che porta al numero 12, non un altro.

A tal fine scrivere 1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1+(1x0)+1 è nella comunicazione matematica una ridondanza tanto quanto lo è nella lingua italiana scrivere “lo guardò con gli occhi”.

Ora mi chiedo, il cattivo uso di un tempo verbale è esecrabile. Perché non deve essere l’errato uso degli strumenti della matematica?

Perché è più socialmente accettabile?

Non voglio scomodare concetti più avanzati, però tento un ragionamento più formale.

Tra i numeri sappiamo per certe due cose, lo zero è l’unico numero che conosciamo che:

  1. Qualsia numero, indicato con il simbolo a, sommiamo a zero, il risultato dell’operazione è il numero stesso. In sintesi a + 0 = a, per qualsiasi numero a

 

  1. Qualsiasi numero, indicato con il simbolo a, moltiplichiamo per 0 il risultato dell’operazione è 0. In sintesi a * 0 = 0, per qualsiasi numero a.

 

Sapendo questo dimostriamo la falsità del risultato

1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1+1x0+1 = 1.

 

Se per assurdo fosse vero

Allora

a = 1+1+1+1+ 1+1+1 +1+1+1+1 = 11

b= 1

 

Ossia avremmo che

a + b*0+1 = 1

11+1*0 +1 = 1

 

Possiamo semplificare sottraendo 1 a entrambi i membri

 

Allora avremmo

11 + 1*0 = 0

 

Quindi, portando a destra 11

 

1 * 0= -11

 

L’assurdo è che avremmo trovato un numero (1) che moltiplicato per zero dà un altro numero (-11). Oppure, assurdo ancora più grande, che 0 = - 11 e contemporaneamente 0 = 11 (moltiplicando ambo i membri per -1).

Si potrebbe estendere il ragionamento in termini simbolici dicendo che avremmo trovato una coppia di numeri a e b per cui

a+ b*0 = 0

ossia  b*0 = -a con a e b diversi da zero,

ossia  0 =-b/a cioè avremmo ottenuto zero da due numeri diversi da zero!

 

Quindi non solo cadrebbe l’unicità dello zero, ma basterebbe estendere questo fallace ragionamento per induzione e troveremmo che 0 è uguale a qualsiasi numero. Pertanto non solo decadrebbero le sue proprietà rispetto alla moltiplicazione e addizione ma a il concetto stesso di calcolo, di quantità cadrebbe meno. Ogni numero sarebbe uguale a qualsiasi altro.

Vi bastano come contraddizioni?

 

Pertanto l’espressione

 

1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1x0+1 = 1

 

NON È VERA