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Categoria: cazzate

Man of Steel poster

Man of Steel, ovvero ciccioli di recensione

Man of Steel posterQualche mese fa avrei dovuto recensire Man of Steel di Zack Snyder. Dovuto. Parola grossa. Diciamo che di fronte a una mia prima impressione negativa del film, mi è stato chiesto di esprimermi con più chiarezza sulle mie perplessità. Dopo qualche mese dall'uscita del film, distratto da altre incombenze, non ho ritenuto veramente più opportuno recensirlo, bensì riflettere su alcuni eventi che hanno caratterizzato la stagione cinematografica. In particolare ai veri e propri eventi scismatici che hanno diviso il fandom di recente. Ossia Star Trek: Into Darkness, secondo film di J.J. Abrams dedicato all'universo creato da Gene Roddenberry  e appunto Man of Steel. Ne è venuto fuori un articolo per FantasyMagazine, che trovate a questo link.

In realtà qualche cosa da dire l'avrei, e anci l'avevo pure scritta a suo tempo. Trattandosi di deliri allo stato puro avrei dovuto risparmiare i 3-4 lettori giornalieri di questo blog (che ci vengono a fare se non l'aggiorno da maggio dico io? mah). Ma siccome ora ho voglia di riaprire il blog, ecco che faccio come si fa con il maiale, non si butta niente, vi sottopongo i ciccioli della mia recensione che non fu.

Se non sapete cosa sono i ciccioli sappiate che "sono un prodotto alimentare ottenuto dalla lavorazione del grasso presente nel tessuto adiposo interno del maiale nella preparazione dello strutto." (fonte Wikipedia)

Una vera schifezza, con una densita calorica per grammo paragonabile a una supernova. La prima volta che li ho mangiati li ho scambiati per patatine o similia e penso di avere immesso nel mio organismo l'intero fabbisogno calorico di un piccolo stato.

Questo per dirvi che le riflessioni che seguono sono parti di risulta, grezze e un po' indigeste.

Quella che enuncerò in questo articolo, mi dispiace per voi che leggete, non è la mia opinione, influenzata dal gusto, dalle mie attitudini e aspettative, oggettivamente soggettiva come tutte le opinioni devono essere. Oggi, come un bravo PUV (Se non sapete cosa è un PUV rileggetevi il mio articolo su Fantasymagazine).

No, questa è la verita sul perché Man of Steel poteva essere un bel film invece non lo è. Lettori avvisati.

L'esordio del film è l'origine del personaggio. Il pianeta Krypton è condannato. È un mondo la cui società è in decadenza. Dopo aver esplorato le stelle, ha perso ogni stimolo, cominciando a praticare l'eugenetica, imponendo nascite artificiali, codificando il DNA di ciascun abitante in un preciso compito. Jor-El, non si capisce quando segretamente, ha concepito con sua moglie Lara un figlio biologico, senza programmazione. In realtà però per il figlio uno scopo ce l'ha anche lui, visto che lo vuole destinare dall'imminente disastro che sta per coinvolgere il pianeta.

Lo sconsiderato attingere, al fine dello sfruttamento energetico, al nucleo del pianeta, ha fatto sì che questo stia per collassare, distruggendo il pianeta.

Nonostante il consiglio degli anziani di Krypton gli creda, è fatalmente rassegnato a tale destino, tanto da provocare le ire del Generale Zod, comandante in capo delle forze armate, programmato geneticamente per attuare tutte le strategie possibili per salvare il pianeta o i suoi abitanti.

Jor-El ha un piano: spedire il figlio sul lontano pianeta Terra, la cui struttura lo doterà di poteri superiori a quelli dei suoi abitanti e, insieme a lui, spedire il corredo genetico di Krypton, per farlo rivivere lì mescolato agli umani. L'idea piace a Zod, ma vorrebbe essere lui a volare sulla nello spazio con tale codice genetico, per salvare la razza kryptoniana e magari rifondare il pianeta per com'è.

I due si scontrano e, nonostante che Zod riesca a uccidere Jor-El, questi riesce a spedire il pargolo sulla Terra, dando il tempo al consiglio dei kryptoniani di arrestare Zod.

Il passaggio successivo suscita parecchie perplessità: nel bel mezzo della catastrofe imminente, con un pianeta ormai condannato, c'è ancora il tempo di processare e punire Zod e i suoi accoliti spedendoli nella Zona Fantasma, salvandogli in pratica la vita, pur condannandoli a un oblio eterno.

Qualcuno potrà dirmi, e mi ha detto, che sto valutando questa decisione con parametri umani. I kryptoniani sono alieni, pertanto fanno quello che gli aggrada, non quello che farebbe qualunque umano sano di mente. Il passaggio non mi convince lo stesso. Tutto sommato quello che alla fine emerge che qualche punto di contatto tra umani e kryptoniani c'è. Sono entrambi primati e senzienti. E quindi la loro alienità non chiude del tutto il cerchio.

Frenetica, piena di scene d'azione veloci, questa introduzione coinvolge visivamente, dà modo a Russell Crowe di trasformare Jor El in un action hero, lasciando intuire da chi il futuro Superman erediterà le sue caratteristiche eroistiche. Ci si chiede per un momento come sia possibile che Jor El abbia rotto la sua programmazione originale di scienziato e sia diventato così abile nel combattimento. Ma le storie interessanti non sono mai quelle di chi si adegua alla massa, ma di quei singoli che, per fortuna, abilità o incidente, fanno la cosa sbagliata al momento sbagliato. Di singoli che rappresentano l'eccezione. Preoccupa il fatto che Jor El sia stato così caino da fare soffrire a sua moglie le pene del parto naturale quando, dopo aver concepito il pargolo, avrebbe potuto semplicemente coltivare l'embrione e spedirlo sulla Terra. Ma tanto mica lo ha portato lui in grembo per nove mesi il piccolo, solo per soddisfare l'ego del marito e farlo sentire un dio.

Insomma la scelta di fondo è: Jor El è un bastardo, non meno motivato di Zod nel suo scopo, ma più sottile.

L'estetica del pianeta Krypton è tardo futurista. Ricorda Flash Gordon, Metropolis e un po' Moebius, specialmente quando Jor El cavalca un gigantesco volatile invece di un aereo. Come spesso accade, è una gara a chi ha l'uccello più grande. Tra l'altro, è chiaro che su Krypton la battaglia tra LCD ed E-Ink sia stata vinta dal secondo, addirittura in versione 3D. Ma quale razza di scienza avanzatissima crea dei display meno avanzati di un cellulare dei "primitivi" terrestri?

E poi che c'azzecca l'estetica da realismo socialista sovietico?

Dopo la distruzione di Krypton il film salta a Clark Kent, ormai adulto, che lavora in un peschereccio sotto falsa identità. Il suo scopo sarebbe quello di passare inosservato, ma non è facile se non si sta un po' attenti. Per esempio, la sua invulnerabilità lo ha reso distratto, ma visto che chi ha intorno non lo sa, ecco che rischia la vita per salvarlo da un possibile pericolo. Non va Kal, non va. Hai i super-sensi. Usali.

Le scene in flashback però mirano a fare comprendere perché Clark sia arrivato lì.

Sin da piccolo ha avuto problemi a gestire i suoi poteri. Rumori, odori, visioni a raggi X invasive. Come può resistere un bambino a tanti stimoli? Come si può impedirgli di massacrare i bulletti che lo perseguitano? Ma' Kent ha la soluzione. Focalizzare il punto, concentrarsi su quello che si vuole vedere o sentire. Non è un grande addestramento, ma funziona. Forse.

Ma se poi ti ritrovi in pulmann che sta affondando con tutti i tuoi compagni di scuola? Non usi il tuo potere e li salvi d'istinto? Ecco che però Pa' Johnathan s'arrabbia, ovviamente, perché ti sei fatto vedere. Che due palle.

Ok, ora vi aspettereste un'analisi dettagliata del resto. Ma i ciccioli sono finiti.

Completo però il ragionamento. L'alternanza tra presente e passato potrebbe anche reggere. Ma quello che mi ha annoiato di Man of Steel è l'indecisione stilistica, incerta tra mainstream e finto indie.

Mi dispiace poi per gli estimatori di Hans Zimmer, ma non si può reggere una colonna sonora su due note.

Senza dilungarmi troppo, perché se no tutto diventa una vivisezione, le palle a terra mi sono cadute in un paio di occasioni.

1) La morte di Pa' Kent. Va bene tutto, va bene che Clark è inesperto, che non vuole dispiacere al Papà, ma ci sono momenti in cui te ne fotti altamente delle regole, e una di queste è quando vedi tuo padre che sta per morire. Se sai di poterlo fare ci provi. Punto. E la tensione drammatica non scatta. Non scatta in quella scena il patto con lo spettatore per il quale credo che Clark non abbia seguito il suo istinto.

2) Distruzioni a go-go. Ok, i Kriptoniani sono cattivi. Distruggono Smallville solo per cercare il maledetto figlio di Jor El. Distruggono un fottio di grattacieli a Metropolis per lo stesso motivo. Però questo non basta a scatenare l'impulso distruttivo di Kal. No. Deve vedere un paio di sfigati, poveretti, minacciati direttamente dal laser di Zod perché Superman si decida a fare l'unica cosa realistica da fare. Uccidere il suo nemico perché in guerra non si fanno prigionieri, specialmente se il tuo nemico voleva compiere un genocidio e ha già parecchie migliaia di morti al suo attivo.

3) Avevo detto 2? Forse sono anche di più. Come cavolo rendono credibile che uno sfigato aeroplano superi le difese di una nave kryptoniana, protetta da supertizi con superpoteri? Quell'aereo, destinato letteralmente a stuprare l'astronave di Krypton, visto che porta con se il fallo gigante con cui Kal è arrivato sulla terra, non doveva avere speranze. Non aveva fuoco di copertura. Anche qui il patto di incredulità non scatta. Però alla fine i rozzi terrestri stuprano i Kryptoniani con lo stesso equivalente di una cerbottana contro un missile nucleare. Mah.

4) Di falli giganti è piena Krypton. Ma non l'ho notato solo io questo particolare. Per cui non dico nulla di nuovo. Mi sembra una ossessione compensativa. Non so.

5) Un passo indietro. Lo slug-fest, ovvero la scazzottatona finale tra Superman e Zod dura TROPPO. Alla ventesima volta in cui hanno usato l'effetto speciale del corpo che attraversa un grattacielo da parte a parte nessuno ha preso da parte Snyder per dirgli: "ma non stiamo esagerando? Hanno capito che sono due cazzutissimi kryptoniani che se menano di brutto".

 

Insomma Zack Snyder, per me hai toppato alla grande. Man of Steel è di una bruttura cosmica. Immotivato nelle sue ragioni di fondo. Ridondante dal punto di vista della costruzione cinematografica. Una ciofeca insomma, detto tecnicamente.

 

 

Mai più senza...

Davanti ai bagni del mio ufficio cè il seguente cartello:

QUELLO CHE AVETE TRA LE MANI NON E UN IDRANTE E A TERRA NON CE UN INCENDIO.

Se  questoggetto illuminasse la maleducazione sarebbe bellissimo.

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