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Elegia
Questi giorni sono stati giorni di dolore. Mio nonno è morto. E morto serenamente, stroncato da una malattia devastante quanto improvvisa.
Mio nonno aveva dribblato la morte per tutta la vita, ridendole in faccia. Ricordo ancora quando venti anni fa gli avevano diagnosticato un mare incurabile e due settimane di vita. Nonno Giovanni sconfisse quel male e rubò venti anni di vita alla morte. E poi coma diabetici, infarti. Ma lui non si è mai arreso. E in fondo non si è arreso neanche questa volta. E morto aggredito dal mesotelioma.  Era giunto il suo momento, questa è la banale e ineluttabile verità. Ma io so che lui vive in me. Cè parte di lui in me come in tutti i suoi figli e i suoi nipoti.
Mio nonno ha sopperito alla mancanza del mio vero padre. Per questo il dolore della sua perdita è grande. Mi sento come se avessi perso mio padre.
Nonno Giovanni non ha fatto apparentemente grandi cose, ma solo cose normali. Ha lavorato duramente, ha costruito una azienda e cresciuto, assieme a mia nonna, una affiatata famiglia. E stato sia padre presente che instancabile lavoratore.
Ma è stato anche capace di godersi la vita senza dissipare. Ha vissuto, ha viaggiato, ha goduto intensamente dei piaceri della vita.
Alla fine, queste cose normali, in un mondo dove nessuno ha più tempo per niente, dove molti vivono al di sopra delle proprie possibilità, diventano cose eccezionali.
Ringrazio il cielo di essere riuscito a dirti quanto sei stato importante per me quando eri in vita.
Mi mancherai nonno.

Corrao Giovanni
26-3-1926
4-10-2006

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5 commenti

  1. Un abbraccio a te.
    Sono convinto che tuo nonno ti sarà sempre a fianco.

    Tarlo

  2. Ti abbraccio forte anch'io.

  3. Grazie amici. Di cuore.

  4. mi hai commosso
    ti conosco da tre minuti, ma ti abbraccio di cuore

  5. Ciao Emanuele.
    Sono Maria Rosa, la mamma di Nizar.
    Ho appena letto della tua perdita.
    Mi spiace tanto, capisco bene il tuo dolore e ti sono vicina.
    Però.. sono sicura che il tuo nonno ora stà bene.
    Mi piace pensare che Nizar gli è andato incontro, gli ha sorriso e gli ha detto "Sai la mia mamma e il mio papà sono amici di Emanuele.
    Tranquillo, loro sanno e lo diranno a Emanuele, che noi gli siamo vicini, che non li lasceremo mai."
    Poi, sorridendo, cavalcheranno una stella, la più luminosa. Così noi potremo vedere la loro luce e sentiremo il calore del loro amore.
    Un abbraccio dolce dolce

    Maria Rosa

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