Non so voi, ma la ciclicità con cui tutto questo sta succedendo mi ha stancato.
Nel 2013 ci sono quasi solo le stesse facce, che dicono le stesse cose e i pochi che non c'erano prima, in realtà c'erano ma facevano altro e ragionano con logiche vecchie, checché ne dicano essi stessi, che si sentono "nuovi".
Sono sfiduciato, all'alba del mio primo voto lombardo, quello in cui parteciperò per la prima volta al governo della regione in cui risiedo da 7 anni.
Peccato.
E poi perché ogni parte promette riforme, grandi cambiamenti.

Tutto questo non era pensato per durare. Questo stato transitorio, di passaggio da un vecchio a nuovo. Ma in italia tutto ciò che è temporaneo diventa definitivo per usucapione.
Non doveva essere così, ci avevano detto che avremmo avuto riforme comuni a tutti, un sistema condiviso e poi avremmo votato solo per decidere l'orientamento di chi doveva governare.
Ora, dal 1994 a questa parte non fanno altro che promettere una nuova era, di fare e disfare quanto fatto dalla parte avversa prima. Di riformare a colpi di maggioranza.

Il riformismo mi ha rotto. Voglio la normalità.
Ma nessuno la offre, nessuno sembra poterla dare.