Sabato, spinto da una iniziativa benefica, promossa da un socio dello Star Trek Italian Club, medico AVIS, ho finalmente donato il sangue. Avevo già provato lanno scorso a farlo, in una analoga iniziativa. Putroppo alcune non ottimali condizioni di salute me lo avevano impedito. In effetti quel tentativo di donazione ha innescato una serie di meccanismi virtuosi, che mi hanno consentito di riprendere il controllo della mia salute. Basti dire che un anno fa pesavo 88 kg, mentre ora ne peso 78. Con dei valori assolutemente nella norma, questanno ho potuto quindi effettuare la donazione. Ero evidentemente un po teso. Ma anche lelettrocardiogramma è stato più positivo. Il personale AVIS è competente e accogliente. Non lascia nulla al caso. Anche questa volta è stato così. Allinizio del prelievo sentivo lago fare un po male. Ma era il mio braccio a essere teso, a opporre una inutlle resistenza. Mi sono rilassato e il dolore è sparito subito. Durante il prelievo poi ho cominciato a sentire un po ovattato. Vedevo anche un po  "fosforescente". Ma non mi sono lamentato. Invero anche se avessi voluto non ne avrei avuto il tempo. Il competente staff medico mi ha letto in viso i sintomi di un fisiologico calo di pressione. Immediatamente, con prontezza, ma senza panico, il mio seggiolino è stato reclinato. Nel frattempo il sangue continuava a riempire la sacca, e la mia mano continuava ritmicamente a stringere e rilasciare la pallina di spugna. Mi hanno dato subito un po di zucchero. Mi hanno serenamente rassicurato. Invero non ho avuto panico. Incoscienza? Non credo. Non pensavo sinceramente che ci fosse qualcosa di veramente anomalo. E poi la presenza di tanta cordialità, unita alla necessaria professionalità, mi metteva a mio agio. Non sempre il medico professionale è anche cordiale. Ma in questo caso si sono coniugati due aspetti che la vulgata vorrebbe scissi. La soddisfazione è stata che, nonostante il momento di crisi, la mia sacca di sangue si è regolarmente riempita. La missione è stata compiuta. Quando una delle dottoresse me lo ha detto, mi sono sentito bene. Confesso di essermi quasi commosso. Non so che dire. Non vorrei sembrare retorico. Il decorso post prelievo è stato monitorato. Avrei voluto alzarmi prima. Ma ho aspettato che il personale medico mi desse il via libera.
Mi sono quindi lentamente avviato a un meritato ristoro. Ho poi salutato Bruno, il medico di cui sopra e ringraziato il cordiale staff, che invero ringraziava me per la donazione. In questo clima di ringraziamenti reciproci mi sono riavviato verso casa lemme lemme.
Non vorrei fare paternali retoriche, ma invitarvi a donare sangue. Per maggiori info cliccate qui
La mia esperienza personale mi porta a dire che donare mi abbia dato più di quello che mi ha tolto.