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Candidature finaliste ai Premi Italia 2023

Come ogni anno si ripete il rituale delle candidature ai Premi Italia. Cosa siano se mi leggete da un po' lo sapete, altrimenti potete informarvi sul sito ufficiale.

Quest'anno sono candidato finalista per due cose molto diverse: un articolo e un racconto.

L'articolo è Fantascienza russa, scritto per la rivista Fantasy Voice.

Il Premio Italia

Il Premio Italia

Il racconto è Terraforming, pubblicato nell'antologia Trinacria Station, della quale sono co-curatore, insieme al compianto Filippo Pizzo, e della quale ho scritto qui qualche tempo fa. L'antologia è anche finalista nella categoria apposita.

Un altro mio lavoro finalista è la collana Odissea Fantasy, la cui curatela ho iniziato da solo anni fa, per poi essere aiutato nella selezione da Martina Frammartino. Di questa collana sono finalisti ben tre titoli, nella categoria del romanzo fantasy:

Claudio Chillemi, L'isola di cristallo;
M. Caterina Mortillaro, Il sangue e la folgore;
Maurizio Cometto, Il grande sogno.

L'elenco completo dei finalisti lo trovate sul sito del Premio Italia, dove troverete le istruzioni per votare, se siete tra gli aventi diritto. La prossima fase inizia il prossimo 1 agosto.

I premi saranno assegnati durante l'edizione 2023 di Stranimondi, che il 14 e 15 ottobre a Milano ospiterà anche l'Italcon.

Non sparate sull'autore

Giusto questa settimana George R.R. Martin, l'autore delle celebri Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ha pubblicato un bel post su sul suo grrm.livejournal.com, intitolato Not A Blog Policy, ricordando che sul suo blog non saranno tollerati commenti non pertinenti.

Il punto è che ormai da qualche anno, qualsiasi cosa si pubblichi su Martin, arrivano i fan arrabbiati che puntano il dito per i romanzi mancanti della saga

Credo che ci siano tanti libri in libreria da leggere nell'attesa, per cui la questione mi sembra di poco conto.

Ritengo che scrivere narrativa non sia assimilabile alla produzione industriale, ma a un artigianato che può avere tempi di realizzazione diversi da persona a persona e da momento a momento. Se siete lettori attenti e competenti credo che lo possiate comprendere.

Altri scrittori hanno prodotto più pagine nello stesso tempo? Leggeteveli e basta.

Questo non per difendere Martin, che si difende abbastanza bene da solo, ma il concetto stesso di produzione letteraria. Essere a disposizione dei lettori non significa esserne schiavi. È interesse dello scrittore dare al lettore la storia che ritiene all'altezza, anche nel rispetto del lettore. Scrittori che pubblicano tanto per pubblicare forse in giro ce ne sono tanti.

E se uno scrittore non scrive quando dorme, quando si prende delle giuste pause dal suo lavoro, perché uno scrittore lavora anche quando non è riuscito a produrre una sola pagina leggibile dopo mille tentativi, fatevene una ragione. Come voi avete diritto a uno svago, a una partita di calcio o a un film, lo ha anche lo scrittore. Non rompetegli le scatole.

 

Schegge di me

Vediamo di capirci un attimo qualcosa.

Curatore di Fantasy Magazine, collaboratore estemporaneo di Fantascienza.com, Delos SF, Carmilla, Next-Station. Ghost writer di testi sul web dei quali non ho neanche idea di dove siano finiti.

Poi ci sono i social network: facebook, linkedin, google plus, twitter, anobii.

E le vecchie mailing list? A qualcuna sono iscritto ancora. Non seguo più, e da anni, i newsgroup.

Come dite? E' schizofrenia digitale? Sì può essere. Non so. Difficile pensare a un ritorno indietro, a una minore esposizione. In ogni caso anche una ritirata lascerebbe indietro tutte le tracce.

 

Cazzi nostri

Solo per vendetta

Drammatico - Titolo Originale: Seeking Justice - Interpreti: Nicolas Cage, January Jones, Guy Pierce - Regia di Roger Donaldson - USA - 2011 - Giudizio: 3/5

 

Will Gerard (Nicolas Cage) è un insegnante d’inglese la cui vita viene sconvolta quando la moglie Laura (January Jones) viene violentemente aggredita senza un apparente motivo. Mentre osserva sua moglie nel letto d’ospedale, si avvicina Simon, un perfetto sconosciuto che propone a Will la possibilità di vendicare sua moglie. Potrebbe aspettare che la polizia trovi il colpevole, lo arresti e lo metta nella mani della giustizia. Oppure, potrebbe affidarsi a Simon e ai suoi ‘amici’ che troverebbero il colpevole e lo giustizierebbero entro l’alba del giorno dopo. Emotivamente provato, Will accetta l’offerta, ma scoprirà presto che ogni cosa ha un prezzo e che il conto da pagare sarà più che salato, ritrovandosi in una serie di eventi che lo porteranno a perdere totalmente il controllo della sua vita, scoprirà quanto potente e ramificata sia l'organizzazione.

Non è un tardo remake de Il giustiziere della notte, questo film il cui titolo originale rende meglio il senso stesso della vicenda. Seeking justice, ossia ricercando la giustizia, rende meglio la vicenda di un uomo che non prende semplicemente la pistola e comincia a sparare per rimediare al torto subito. Se le ragioni del marketing ve lo fanno passare per "il solito action con Nicolas Cage, sappiate che potreste rimanere delusi. Non perché Cage brilli, come sempre d'altra parte, per capacità e versatilità recitativa, ma perché il fuoco della vicenda è incentrato su cosa realmente significhi perseguire la giustizia "fai da te", in un paese dove comprare un'arma è fin troppo facile.

Non mancano vibranti sequenze di azione, e momenti di tensione, ma sono il giusto tributo all'intrattenimento cinematografico. Qualche riflessione il film la darà. Donaldson dirige con competenza il film bloccando sul nascere le gigionerie di Cage, e dando risalto alla bellezza e alla bravura di January Jones. Guy Pierce è tenebroso e tormentato quanto basta. La miscela funziona.

L'ambientazione è un'altra importante protagonista. E' New Orleans, con le sue ferite, la sua voglia di andare avanti, non una qualunque città statunitense. La crepuscolare fotografia di David Tattersall le rende piena giustizia.

 

 

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