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Poliziotto muore allo stadio

Poliziotto muore alla stadio

Cè una cosa che mi ha sconvolto oltre allassurda morte di un padre di famiglia che faceva solo il suo lavoro.
Ieri sera, Romano Prodi, intervistato a caldo, ha avuto parole sulla "necessità di intervenire immediatamente" sul mondo del calcio, ma ha dovuto ricordargli lintervistatrice di esprimere il cordoglio per la morte del poliziotto.
Sono triste. Tutti i derby dello stretto sono sempre stati problematici. Già la partita, medianti   lanci di fumogeni, introdotti liberamente allo stadio in barba a qualsiasi misura di sicurezza, era stata lungamente interrotta. Non è stata sospesa proprio perchè si voleva evitare il peggio. I tifosi palermitani sono partiti scortati sin da palermo, perquisisti uno ad uno. Non è partito da palermo un tifoso che fosse uno senza il biglietto. Sono entrati in un settore coperto persino da una rete. E alla fine sono usciti verso la mezzanotte dallo stadio.
Insomma si è fatto di tutto per evitare il disastro.
Pur tuttavia durante e dopo la partita alcuni dirigenti della società etnea e palermitana scleravano e si rimbalzavano le colpe dei ritardi della partita, miseramente interessati, almeno i catanesi, alla vittoria a tavolino. Ma alla fine il fatto sportivo è diventato così minuscolo che quasi mi vergogno di essere uscito esultante dal pub ieri sera. Non ce lho con Catania, città bellissima e laboriosa. Ma con i soliti dementi che a ogni latitudine insanguinano lo sport che amo.

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1 commento

  1. "Carissima signora Marisa, cari Fabiana e Alessio, è
    difficile per non dire impossibile - scrive il presidente del
    Consiglio - trovare parole che possano in qualche modo lenire un
    dolore così grande. Ma non posso farvi mancare il mio personale
    abbraccio e quello dell' intero governo in questo momento di
    profonda tristezza. Il sacrificio di suo marito e di vostro
    padre, l'ispettore capo Filippo Raciti - prosegue la lettera del
    premier - ha colpito e commosso l'Italia. Morire in un giorno di
    festa, durante una manifestazione di sport che decine di
    criminali hanno trasformato in guerriglia, è, se possibile,
    ancora più assurdo. E' inaccettabile che una persona impegnata
    a fare il proprio dovere debba pagare questo con la vita. Anche
    per questo - prosegue la missiva del premier - l'indignazione
    che ha avvolto il Paese non è meno forte dell' abbraccio con il
    quale io e tutto il governo ci stringiamo a voi, a tutti i
    familiari e gli amici che hanno avuto il privilegio di volere
    bene al 'suo' Filippo. Domani - osserva Prodi - un impegno
    ufficiale all' estero mi impedirà di essere fisicamente a
    Catania, e me ne scuso, per rendere omaggio a un servitore dello
    Stato davanti al quale lo Stato stesso deve inchinarsi nel
    rispetto e nella promessa che ci saranno giustizia, fermezza e
    provvedimenti che saranno di esempio sia a chi ama lo sport sia
    a chi cerca di distruggerlo. Vi scrivo questo con un profondo
    dolore - prosegue la missiva - e un grande sdegno nei confronti
    di quanti feriscono il paese e tutti noi trasformando in odio
    anche i momenti di serenità, come il calcio e lo sport. Il
    governo non accetterà altri fatti di violenza e di follia -
    prosegue la lettera di Prodi - e non dimenticherà la tragedia
    che ha distrutto la vita della vostra famiglia. Non perderà un
    minuto per restituire al calcio e allo sport i suoi valori. E'
    un impegno che assumo con voi - conclude il presidente del
    Consiglio Prodi - è un impegno che assumo con quel Paese che
    Filippo ha servito fino al sacrificio della vita".(ANSA).

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