Stavolta vi parlo di un mio articolo sulla rivista Robot, più esattamente per il numero 66, da poco disponibile sul Delos Store. Già pubblicai qualche tempo sulla stessa rivista un articolo su Fantascienza e Matematica (n. 57) , un breve intervento sulla presunta "morte della fantascienza" (n. 58) e l'intervista a Michael Moorcock (n. 59).
Ora torno con un articolo inserito nella rubrica voluta da Silvio Sosio, succeduto nella curatela della rivista al compianto Vittorio Curtoni, denominata "Polemiche", il cui titolo è: Fantascienza e Fantasy, separati in casa?
In quarta di copertina Silvio accenna all'articolo, definendolo, "la velenosissima polemica sui rapporti tra Fantascienza e Fantasy".
Chi mi conosce sa che sono velenoso quanto una biscia d'acqua, ma in effetti la domanda del titolo è provocatoria. Per sapere come la penso l'invito è ovviamente quello di acquistare una copia della rivista sul Delos Store.
In tutta franchezza però ci sono motivi un po' più corposi per acquistare la rivista. Se siete veri appassionati, un numero con un racconto inedito di Neil Gaiman (ti piace vincere facile Silvio, eh?), si dovrebbe vendere da solo. Se ciò non bastasse, a livello personale raccomando il bel racconto di Enrica Zunic, una scrittrice di razza, mica una perditempo come me. Sempre parlando di professionisti, tutti da godere sono i racconti di Franco Forte e Vittorio Catani e Maurizio Viano. Da non trascurare il racconto vincitore del premio Nebula scritto da Ken Liu. Last but not least, Andrea Stefano Noventa e Marco Migliori, che saranno pure giovani autori emergenti, ma quanto a qualità dei racconti non temono confronti. Poi a ognuno i propri gusti, voi avrete già capito i miei racconti preferiti della rivista.
Il fronte saggistico non si esaurisce certo con il mio articolo. Anzi sicuramente l'articolo di Salvatore Proietti, SF Italiana nel terzo millennio, diventerà un punto di partenza per chiunque voglia approcciare con un minimo di prospettiva storico/critica la fantascienza del nostro paese. E poi ancora l'intervista a Paul Di Filippo, le rubriche di Vittorio Catani, Giuseppe Lippi, Giorgio Betti e Claudio Leonardi, e un bellissimo articolo di Paolo Aresi su un personaggio controverso, ma fondamentale nella storia del XX secolo, Wernher Von Braun.
La bella copertina è di George Grie e le efficaci illustrazioni interne sono di Giacomo Pueroni e Zaex Starzax.
Insomma, i motivi per acquistare la rivista sul Delos Store sono ben altri che la presenza del mio articolo, del quale però ammetto senza falsa modestia che sono contento, per cui mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i lettori.