Scritti, impressioni, opinioni.

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Poste Italiane

"Sono rimasto impressionato dalla grande innovazione e modernizzazione  tecnologica che è riuscita a fare Poste Italiane - ha commentato il Cavaliere - si tratta di unesperienza che deve diventare da esempio
per lammodernamento di tutto il Paese, della sua pubblica SloganPosteItaliane!!!amministrazione".
Ci sono cose che fanno girare le scatole. Le poste non sono mai state, nella vulgata, limmagine della puntualità ed efficienza.
Ma ora mi sembra che le cose vadano sempre peggio.

La mia via, in una zona non periferica di milano, è servita peggio di un paesino isolato dalla neve.
Qualche giorno fa hanno mollato sotto casa mia due ceste gialle piene della posta arretrata di due mesi!
I pacchi e le raccomandata non mi arrivano mai. O meglio i corrieri SDA non passano, o se passano non lasciano lavviso.
Se lo lasciano, risulta incompleto perchè non mettono il numero della spedizione di Poste Italiane, che è diverso da quello che usa SDA.
Gli impiegati delle poste, parafulmine delle lamentele dellintero quartiere, che al sabato intasa furibondo lufficio dei pacchi e delle raccomandate inesitate, si scaricano su SDA, dicendo agli utenti che la spedizione dipende dai "privati".
Ma non sanno, o fanno finta di non sapere, che SDA fa parte del gruppo Poste Italiane tanto quanto loro.
La scorsa settimana mi sono incazzato come una bestia.
Una mattina sono uscito alle 9.05 da casa e ho trovato un avviso (senza numero di spedizione) dove cera scritto che erano passati quella stessa mattina alle 9.45 e non avevano trovato nessuno!
Bugiardi spudorati!

Quando non servono parole...

Rientro

Rieccomi. Dopo un periodo di meritato riposo, sono di nuovo sul pezzo. Su www.fantasymagazine.it trovate giornalmente o quasi, le news  scritte dea me sul mondo del fantastico. Ma non è finita.
Vi annuncio che lantologia dello Sceriffo, è disponibile on line a questo link.
Non vi preoccupate se cè scritto "esaurito", il Bazaar del Fantastico lo riordinerà in tempo di record.
On line trovate anche la mia recensione dello speciale Brad Barron: La rinascita.
Su Delos 108 ci sono  anche un mio articolo sulle Guerre dei Cloni, e il mio racconto "LUltimo Assassino", già pubblicato sulla rivista connettivista Next.
Insomma, non sembra neanche che sia andato in ferie. Frutto di una mole di lavoro compiuta prima, proprio per potermi godere le ferie in tranquillità.
E altri progetti fervono.

Cambiamenti

In questo momento il web ha praticamente avvicinato il mio passato remoto e il mio presente. Non pensavo sarebbe mai successo. Ho sempre vissuto una vita fatta di compartimenti stagni. Ho sempre chiuso col passato obtorto collo, cambiando spesso città. E questa la storia della mia vita, ma ero piccolo, era diverso. E il mondo era più grande una volta
Ora invece faccio i conti con questa situazione, daltra parte google è tremendo. Sarà che mi sono dato molto da fare, ma spunto praticamente ovunque. Forza di un nome e cognome non molto diffuso. Meno male che non ho fatto nulla di male in passato.
Molti anelano a ritrovare i vecchi amici, o i vecchi compagni di scuola. Io non ho mai seriamente pensato che fosse possibile, o auspicabile. Questo fino a ieri. Ma non perché ce labbia con qualcuno. Tuttaltro.
Io la chiamo la "teoria dei compagni di viaggio". Hai dei rapporti, anche molto intensi, che si sviluppano in un periodo, e che difficilmente estrapolati da quel contesto funzionano, come quando in vacanza un gruppo di persone si conosce e poi tutti si scambiano i telefoni, ma pochi si richiamano veramente.
Questa è la vita che ho sempre vissuto. Ma ora ho limpressione che le cose siano cambiate.

Inferenze

Vi racconto una storia curiosa.
Ricorderete tutti, magari i più giovani non cerano, il DC-9 dellItavia Bologna-MIlano, esploso nei cieli di Ustica (che poi era più vicino a Ponza che a Ustica, ma questa è unaltra storia), il 27 giugno 1980.
Io ricordo benissimo, mi trovavo a Palermo in vacanza dai miei nonni e, abitando nelle Marche allepoca, avevo preso proprio quellaereo circa un mese prima.
Ma in realtà allepoca non mi colpì tanto questo, quanto il leggere, nella lista dei passeggeri del volo visualizzata dal TG, il nome di Nicolò Licata e consorte, titolare di un negozio di giocattoli della stessa zona del negozio di mio nonno.
In realtà Licata aveva perso quellaereo, e si affrettò a comunicare a parenti e amici laccaduto, ossia che avevano preso allultimo momento la decisione di rinviare la partenza, per rimanere accanto alla propria figlia, se non ricordo male.
Ma la catena di eventi scatenata dalla rinuncia a quellaereo non finisce qui.
Infatti qualche anno dopo, nel 1999 il negozio di Licata viene danneggiato da un furioso incendio. Dapprima si pensa al solito racket del pizzo. Qualche settimana dopo, un nuovo incendio devasta ciò che resta del magazzino, causando la morte del vigile del fuoco Nicolino Billitteri, intaccando le case vicine, e danneggiando lintegrità strutturale del palazzo. Era il 27 agosto 1999.
Linchiesta accerta le responsabilità di Nicolò Licata e di un suo dipendente. Licata infatti aveva deciso di dare alle fiamme il suo negozio perchè in litigio con il fratello, suo socio in affari, sulla spartizione dellazienda, visto che il fratello voleva rescindere la società, e per incassare i soldi dellassicurazione.
Quindi dalla rinuncia a un volo, da una apparente scampata tragedia, ne è stata generata una nuova, ossia la morte di una onesta persona che faceva il suo lavoro, padre di famiglia. Le famiglie abitanti il palazzo rientrarono nel palazzo dopo parecchi mesi, alcuni furono alloggiati dal comune temporaneamente, altri andarono da amici e parenti. Ed è una tragedia anche quella, perdere la certezza della propria casa, magari frutto di sudati risparmi. Figuratevi che per qualche tempo si paventò il pericolo che lintegrità strutturale del palazzo fosse stata danneggiata in modo irreversibile, qualcuno parlò di abbattimento, poi per fortuna evitato. Persino la geografia dei negozi di quel palazzo cambiò drasticamente, perchè i negozi furono costretti a cambiare zona per rimanere in affari.
Non so ancora bene che morale o quale sia la conclusione da trarre.
Quando lho analizzata con gli strumenti del matematico mi sono reso  conto come le dinamiche umane dipendano da tante di quelle variabili, che talvolta, il compito dello scrittore mi sembra immane. Raccontare una storia verosimile è un compito arduo, quando poi la realtà ti mette davanti storie che sembrano paradossali.
E un curioso sguardo dietro le quinte della realtà che non sempre capita di poter dare. Mi dispiace solo che sia stato in seguito a tragedie apparentemente lontane, ma invece tra loro concatenate. Di seguito vi allego un pdf che racconta la seconda della vicenda. A conferma della prima ho solo mia memoria, ma credo possiate fidarvi.
28.08.2007

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