Recensioni - Serie TV
HEROES
Prodotto da Tim Kring
Di supereroi ormai il cinema è pieno. Negli ultimi anni abbiamo visto parecchi film superoistici, tratti dai più famosi fumetti Marvel e/o DC.
Di Spiderman ho parlato proprio in questo blog. E nelle sale in questo momento il più debole Fantastici Quattro vs Silver Surfer, del quale magari parlerò unaltra volta. Stavolta invece voglio parlarvi di una serie che è ancora inedita in italia, trasmessa da poco dalla NBC, negli Stati Uniti. La serie in questione, "Heroes", è un esempio di ottima coniugazione del tema "supereroi". Non pensiate che la serie tratti di uomini o donne in calzamaglia. Lapproccio è realistico. Cosa succederebbe nel mondo reale se ci fossero persone dotate di superpoteri? Sarebbero capaci di influenzare il destino del mondo? E verso quale direzione? La serie è comunque un sentito omaggio al mondo dei comics. Tra i produttori esecutivi cè un autore di fumetti Jeph Loeb. E in vari episodi ci sono parecchi inside jokes, come il cameo di Stan "Sorridente" Lee, ossia uno degli artefici delluniverso marvel, oppure due poliziotti che si chiamano Alonso e Quesada (altri autori di fumetti) e un riparatore di spade chiamato Claremont, fino ad un palazzo chiamato sontuosamente Kirby Building. La vicenda è complessa. Le storie apparentemente separata di questi superumani e degli umani "normali" coinvolti, si intrecceranno in un turbinio di complotti, doppi giochi, colpi di scena e sequenze mozzafiato. Il cast è ben assortito e il budget è alto, come si conviene a una serie trasmessa da un network come la NBC. Mi sono divertito molto nel seguire le vicende della prima stagione, che ha un suo coerente svolgimento, merito di una sceneggiatura che ha il pregio di riuscire a chiudere in maniera molto logica i vari enigmi. Scongiurato, secondo me, leffetto "LOST", per cui in alcune puntate cè solo il vuoto che riempe 45 minuti di nulla. La serie ha una sua logica conclusione, ha qualche punto aperto, ma questi sono basi di appoggio per future stagioni che ci vogliono assolutamente, e non lasciano lamaro in bocca. In effetti il classico "cliffhanger" finale, è basato sul prologo alla seconda stagione e non sullepilogo della prima. In italia questa serie arriverà su Italia 1. Sinceramente temo per il doppiaggio, nonchè per la censura. La serie non è violentissima, ma alcune scene non sfuggiranno ai bacchettoni censori nostrani. Inoltre ho paura che i dialoghi tra il personaggio Hiro e il suo amico Ando, che nelloriginale sono in giapponese sottotitolato inglese, vengano doppiati in italiano, perchè magari qualcuno ci prende per cretini. La scelta di fare parlare i personaggi in giapponese, in mezzo a personaggi che parlano in inglese ha una straordinaria coerenza e veridicità.
Recensione pubblicata anche su Pordemovie
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