capoLincursione di Lars Von Trier nel territorio della commedia è semplicemente geniale. Sin dallinizio del film è lo stesso regista ad avvisarci di non prendere troppo sul serio il film. In realtà ricorrendo allo strumento della commedia degli equivoci, Von Trier ci racconta sicuramente una farsa, ma anche una seria esposizione delle dinamiche interpersonali sul posto di lavoro.  Il film ha per protagonista un attore, chiamato a interpretare un ruolo insolito, in un palcoscenico insolito. In una azienda di informatica, il maggiore azionista, per evitare di affrontare le proprie responsabilità, ha inventato la figura di un fantomatico grande capo, al quale ovviamente attribuisce tutte decisioni impopolari. Ma, a seguito della conclusione di un grosso affare, è costretto a reclutare un attore per interpretare il ruolo del "grande capo", pena la perdita dellaffare. Infatti il committente vuole conoscere di persona il "grande capo". Ne viene fuori una rocambolesca serie di equivoci. Di esilaranti gag che vedono protagonisti i vari impiegati dellazienda, che finalmente non perdono loccasione di scaricare sul "capo" i lori malumori, ma anche le loro aspettative e speranze.  Con ottimo senso del ritmo vediamo la situazione ingarbugliarsi e poi svolgersi verso un finale tutto da vedere.
Regista e attori sono veramente allaltezza della situazione. Consiglio veramente a tutti questa graffianto satira del mondo del lavoro. Penso che ognuno di noi troverà anche un pizzico delle situazioni che vive ogni giorno, e magari ridendone potrà sdrammatizzarle. Ovviamente Von Trier non perde occasione per sperimentare azzardate soluzioni visive. Lars Von Trier inventa lAutomavision, ossia lutilizzo di una camera fissa senza nessun operatore dietro, comandata da un computer che decide a caso cosa riprendere, se fare uno zoom o una panoramica. Quindi talvolta vediamo strane inquadrature, decise a caso dal computer!

Cito questa curiosità dal sito del film:
Tra le immagini appariranno tra i 5 e i 7 "lookey", ovvero, fotogrammi in apparenza senza legami con la storia che hanno un senso proprio da scoprire.
"A prima vista sembrano dei piccoli errori - spiega Von Trier - invece sono un enigma che deve essere risolto, trovando un codice unico": una sorta di concetto chiave che dovrebbe fare da filo conduttore per quelle anomalie. Il primo che lo scoverà riceverà un premio di circa 4 mila euro.
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