La premessa doverosa è che vi rivelerò troppo di questo libro. Siete avvertiti. Ma non riesco a non parlarvene senza mettere in luce parti della storia.
Più che di un romanzo, in tutta onestà, si potrebbe parlare di una raccolta di racconti.
Il romanzo è come se fosse articolato su tre diverse parti, che da sole, non fosse per il fatto di avere lo stesso protagonista e un personaggio che ricorre nel terzo, potrebbero essere autonome.
Nella prima parte il giornalista musicale Les Peels riesce in modo fraudolento a rubare la registrazione del nuovo disco della cantante Yorki Amor.
Ma come nelle fotografie di Blow Up viene scoperto un delitto, Les ascolta gli inequivocabili suoni di evento delittuoso. Verrà coinvolto e schiacciato dall
Ma la vicenda del protagonista prosegue, in una prigione che è la città di Detroit. E se mi state per fermare dicendo, “ma questa dove l
“[...] il Commissario Federale della Sicurezza Nazionale, grande cinefilo, ha avuto l
La responsabilità non è quindi dell
E anche qui, con il disperato tentativo del protagonista di sopravvivere, sarebbe potuto finire il racconto. Finora Les non ci ha fatto una gran bella figura, dobbiamo ammetterlo. Spostato a destra e a manca dagli eventi e dal suo autore, sembra proprio un poveraccio qualsiasi. Uno di noi forse. Non possiamo negarlo. Ma forse anche troppo.
Un deus ex machina discutibile salva Les. Alla fine della notte degli orrori, arrivano in prigione i reclutatori dell
Durante la fase di addestramento un efficace dialogo tra il protagonista e un personaggio femminile apparso prima risolve brillantemente il problema dello “spiegone” necessario a circa tre quarti della trama. Il momento nel quale il romanziere navigato fa il punto della situazione e annuncia al lettore che sta cominciando la discesa verso il finale.
Il nostro pupazzo, assieme agli altri pupazzi, diventa quindi un aerotrasportato milite (potremmo immaginarci gli elicotteri di Apocalypse Now o di centinaia di altri film), che subisce il destino di essere però anche cavia di laboratorio. Una musica, che per contrappasso ha proprio composto Les, diffusa nelle teste dei soldati ha l
Non che in fondo la razza umana non sia stata capace di compiere misfatti senza aiuto.
Le scene di orrore descritto, per quanto possano sembrare parossistiche e compiaciute, sono abbastanza in linea con la moderna iconografia delle “sporche guerre”. Quindi anche qui abbiamo sbudellamenti e stupri d
Anche il finale dell
Concludendo tre episodi in qualche modo incollati da scene di raccordo e da un sottile filo rosso, riescono a comporre un romanzo?
Tutto sommato si, anche se discontinuo e non completamente bene amalgamato, ma rappresenta una base da cui partire, perché idee lo scrittore ne ha, e in ogni caso sa come metterle su carta. Se è vero che questa è la sua prima prova su questa lunghezze, egli sembra conoscere i trucchi dell
Mario Gazzola, Rave di Morte
Ugo Mursia - Pagine 176 - Euro 12,00
EAN 978-88-425-4088-5