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A Scanner Darkly



Attenzione! Svelo dettagli della trama del film!

Ci sono film che si vanno a vedere per onore di firma. Non mi aspettavo un gran chè da questo. Per ora ben pochi film tratti da opere di P.K. Dick mi hanno realmente convinto. Solo il mitico Blade Runner. Per il resto solo infedeli e traditori adattamenti. Non che BR fosse fedele, ma era pregno di fedele infedeltà. Così è questo. A Scanner Darkly tradisce la lettera, ma non la sostanza. La tecnica di animazione è funzionale alla vicenda. La confusione di identità è resa ottimamente dalle oscillazioni continue del disegno. Il film non propone tra laltro finali consolatori. Era ora! Finora non ricordo un solo adattamento dickiano che non abbia proposto un lieto finale hollywoodiano.  Lo so, non avrei dovuto dirvelo, ma vi ho spoilerato qua sopra no? In sintesi, assolutamente da vedere. E da usare come meditazione non di maniera sul mondo delle droghe, su come in realtà la loro esistenza sia persino funzionale alle regole del business, e di come dovremmo evitare di farci fregare da loro.

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3 commenti

  1. Tradisce la lettera? Ma se - a parte qualche minimo dettaglio - è la storia del libro sputata! L'hai letto il libro o no? ๐Ÿ˜‰
    Perche' non ti aspettavi un granche'? Fin dall'inizio erano pure disponibili gratis - e legalmente - i primi 24 minuti su internet, era abbastanza chiaro di cosa si trattava.
    Quanto al finale, be', è esattamente quello del libro. Un po' piu' esplicito, se non sbaglio (lo sto rileggendo, vado a naso), ma il senso è quello.

    E' pazzesco, quando ho visto la lista finale delle vittime della droga (che sapevo che c'era) ho avuto una voglia folle di piangere e gridare, credo che non mi sia mai successo.

    Sulla tecnica d'animazione sono d'accordo al cento per cento: totalmente dickiana ๐Ÿ™‚

  2. Un libro tradisce sempre la lettera. Vuoi per i dialoghi, vuoi per altri piccoli particolari. Concordo che in questo caso avrei dovuto scrivere che il tradimento è stato minimo. Non avevo sinceramente visto invece i 24 minuti iniziali e le mie paure erano più preconcette, legate ai pessimi adattamenti del passato, che basate su altro.

  3. Sottoscrivo in pieno.
    Dopo scivoloni come Scanners e Impostor (per non parlare di Paycheck, no per carità...), mi ero rassegnato alla totale travisazione cinematografica dell'opera di Dick. Invece poi ti trovi in sala a strabuzzare gli occhi davanti a un film a mio aprere perfetto, e assapori quel brivido nel sapere che in pochi sapreanno davvero apprezzarlo... e tu sei uno fra questi

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