Lo confesso, non so dire in due parole cosa significhi il Connettivismo. Preferisco la mia versione tautologia della definizione, ossia che Connettivista è chi il Connettivista lo fa. Il movimento ha un suo manifesto, e vari luoghi in rete dove i connettivisti parlano di se stessi e di quello che fanno loro e gli altri. Anche questo blog è in realtà uno di questi luoghi.

Qualche tempo fa Giovanni Agnoloni ha posto un paio di domande a tutti i connettivisti per una intervista collettiva per una rivista online chiamata otroLunes.
L'intervista completa, in lingua spagnola, la trovate a questo link.

C'è un po' di gente simpatica che risponde alle due domande, non cialtroni come il sottoscritto. In ogni caso, visto che il testo originale in questo caso ce l'ho, se vi scocciasse affidarvi a google translate per sapere che fesserie ho detto in lingua italiana, vi riporto di seguito le mie risposte.

 

Domanda A: a che cosa ti stai dedicando, in questo momento?
L'occupazione più totalizzante è il sito FantasyMagazine (www.fantasymagazine.it), di cui sono curatore e per il quale scrivo almeno un articolo al giorno. Continuo la corsa della mia rubrica sui fumetti digitali, Nuvole di Pixel, per NeXT, l'organo ufficiale del connettivismo e le altre collaborazioni: articoli scientifici e fantascientifici su www.fantascienza.com, interventi estemporanei su www.carmillaonline.com, www.thrillermagazine.it, Robot, Next-Station.org.
Cerco anche di mandare avanti i miei progetti narrativi, con il seguito de Il meccanico quantistico, racconto breve che nella sua prima versione è stato candidato al Premio Italia e che nella versione eBook ha avuto una ottima accoglienza su Amazon, tanto da stimolarmi a proseguire la serie.
Poi ancore letture, ricerche per prossimi racconti e la stesura infinita di un romanzo. Troppa carne al fuoco? Non so, non riesco a stare con le mani in mano. C'è tanto da scrivere e così poco tempo...
Domanda B: come vedi il Connettivismo, oggi?
Oggi come ieri, il Connettivismo è un aggregatore di esperienze e condivisioni. Un social network ante litteram, anzi pro-litteram che pur senza essere strutturato (non esiste "IL" sito ufficiale o una aggregazione come una pagina FB) è un organismo vivo e pulsante, autodefinente man mano che si sviluppano le proposte che nascono dal "basso".
In realtà ritengo che anche il mio concetto di "proposte dal basso" sia improprio. Tentare di definire Connettivismo con le coordinate consuete è come cercare di descrivere il volo aereo nello spazio. I concetti di "alto", "basso", "sù", "gù", non sono applicabili.
Le proposte arrivano e partono da tutte le direzioni. Non c'è un centro decisionale in questa aggregazione, ma tanti attrattori, tante singolarità.
Questa attualmente è la fonte della sua maggiore forza.