Scritti, impressioni, opinioni.

Categoria: pseudo recensioni

Film : Il piacere e lamore

Recensioni -  Drammatico

Il piacere e lamore

Regia di Nuri Bilge Ceylan

Isa e Bahar si sono amati. Ma ora il loro amore è finito. 01rendercmsfield.jspSoffocato  nella assoluta incomunicabilità. Lui ha tradito lei. Lei è cronicamente depressa. Nuri Bilge Ceylan racconta tutto ciò con intensi primi piani. Lunghi silenzi.  Una turchia al di fuori di ogni stereotipo fa da sfondo alla semplice vicenda. Ad interpretare i sofferti ruoli dei protagonisti sono lo stesso regista e la sua vera compagna. Ho letto che Ceylan è paragonato a un novello Antonioni. In effetti mette in scena molte delle inquietudini evocate dal grande Michelangelo. Ma Ceylan ha anche appreso la lezione di Tarkovskij a mio personale giudizio.  Ne cita i guizzi luminosi. Le scene sulla neve sono notevoli. Merito di una fotografia elegante ma non laccata. La vicenda è raccontata scarnamente. I dialoghi sintetici però non sono laconici, ma assolutamente veritieri.  La tensione della vicenda, nei lunghi silenzi, non cade. Anzi sono proprio i silenzi e le splendide rendercmsfield.jspimmagini a darci tutto il senso del film. Sguardi, intensi colpi di luce, nevicate e splendidi paesaggi sono le componenti di una straordinaria grammatica dei sentimenti che non necessita di parole per esprimersi. Persino la cadenza stagionale, non a caso in lingua originale il film si chiama "Climates", ossia climi, rende il senso dellevoluzione della vicenda, che comincia in un luminoso giorno destate, per avere il suo epilogo in un un nevoso giorno dinverno.
Anche la non eccessiva lunghezza della pellicola contribuisce a non fare cadere mai la tensione drammatica. Assolutamente da vedere.

Recensione pubblicata anche sul Pordemovie

Film: Spiderman 3

Recensioni -  Fantastico

Spiderman 3

Regia di Sam Raimi

Poster - Spiderman 3Tanto tuonò che piovve. La tanto aspettata (temuta?), terza parte della saga cinematografica di Spiderman è arrivata. E già record di incassi. E in effetti il cinema di Milano dove ho visto il film era gremito in ogni ordine di posti. Da un punto di vista commerciale quindi sembra che la missione del film si compirà. A questo punto urge capire se anche da un punto di vista "artistico" anche stavolta Sam Raimi abbia colto nel segno. E inevitabile il confronto con i primi due film, o come credo sia più giusto pensare, le prime due parti della storia. La prima parte ci ha raccontato le origini del personaggio, ne ha introdotto luniverso al pubblica, focalizzandosi su pochi punti fondamentali ossia : le origini, e lo scontro con Green Goblin, con un nascente rapporto con Mary Jane sullo sfondo. La seconda parte, libera dal vincolo di introdurci i personaggi, ha mostrato levoluzione delle vicende sentimentali del primo del primo. Ci ha mostrato un antagonista molto più sfaccettato di quello del primo film, e rappresentato molto bene alcuni conflitti interiori di Peter Parker.
Detto fra noi, è un peccato che sia nel primo che nel secondo film i cattivi siano morti. Ma se nel primo film la scelta era rispettosa della continuità del fumetto, nel secondo caso ci si è liberati troppo presto di un gran bel personaggio. Il terzo film mette moltissima carne al fuoco. Il difficile rapporto fra MJ e Peter, reso complicato dal successo di Spiderman e dai contemporanei fallimenti professionali della sua ragazza. Il difficile conflitto che si instaura tra potere e responsabilità, simboleggiato dallavvento del costume nero, che ha per Peter lo stesso appeal dellanello dellinvisibilità di Frodo o del lato oscuro della Forza. Ci introduce quindi nuovi personaggi, presi di peso dal pantheon di Stan Lee, ossia Gwen Stacey e suo padre, capitano di polizia. Introduce poi un supercriminale classico, lUomo Sabbia, con una sintetica ma bella caratterizzazione invero. Viene mostrato anche il ritorno di Goblin, ossia ci viene mostrato come Harry Osborne raccolga la sanguinosa eredità paterna e cerchi vendetta nei confronti dellodiato Uomo Ragno. Nello stesso film poi vediamo  le origini di Venom, e assistiamo quindi a mirabolanti scontri tra Spidey e il feroce ex costume alieno. Insomma, potenzialmente materiale per tre film, concentrato in 140 adrenalinici minuti. Ah..nel mentre Peter e Mary Jane hanno una seria crisi, e rischiano di prendere delle sbandate per altre persone. Conosciamo persino  meglio il sig. Ditkovich, il puzzolente padrone di casa di Peter, tramite poche ma efficaci battute.
Ci voleva veramente un gran bel regista per non perdersi in tutte  queste trame e caratterizzazioni.  Potrei dire che se i primi due film erano essenzialmente composti da pochi e semplici ritratti, questultimo è un gigantesco affresco, che si propone come la summa della saga quarantennale di Spiderman. Probabilmente, non sapendo di poter realizzare nuovi film in futuro, Raimi ha messo in questo, in versione compressa, tutte le idee che poteva. Viene da dire che alcune piccole trovate fanno gridare al genio. Il casco di Peter, con ancora semi appicicato ladesivo della pizzeria del secondo film, è un tocco di continuità secondo me geniale. Quando in molti film si realizzano errori di continuità dentro la stessa scena, Raimi riesce ad essere coerente tra un film e laltro! Tanto di cappello. Tecnicamente il film è impeccabile. Lo stupore di vedere volteggiare il ragno nei cieli di NY è ormai passato. Gli effetti speciali sono ottimi, e ormai non stupiscono più. Io penso che sia un bene in realtà, perchè gli effetti speciali, come una buona colonna sonora, non devono fagocitarsi il film, ma essere al suo servizio. Va da sè che la partitura musicale è come sempre ottima. Riprende il tema principale di Elfman , aggiungendo dei motivi nuovi, con assoluta perizia. Alla fine del discorso vi chiederete se il film mi sia piaciuto. Io posso dire di sì. Mi è piaciuto. Ma non mi ha dato le emozioni del primo, o la piena soddisfazione del secondo. Nella logica seriale del fumetto direi che aspetto il prossimo episodio per vedere se dal buono si torna allottimo. Nella logica del cinema, auspico che Raimi abbia veramente qualche buona idea per un quarto film. Invero quarantanni di Spiderman sono lì a suo disposizione. Ci sono fior di personaggi e di antagonisti da sfruttare degnamente. Quasi quasi auspicherei una buona serie televisiva ad alto budget, che sfrutti, settimana dopo settimana, le potenzialità dei personaggi e li faccia crescere con ampio respiro. Ma forse chiedo troppo.

Pubblicato anche su Pordemovie

Film : 300

Recensioni - Storico

300

Regia di Zack Snyder

300millerE da qualche tempo che il cinema trae ispirazione dal fumetto.  Credo sinceramente che il fumetto sia una forma compiuta di comunicazione, con un suo specifico, non un "genere". Possono esistere buoni fumetti e cattivi fumetti. E credo che sia ora di finirla di usare i termini "fumetto" o peggio "fumettone", in modo dispregiativo.
La prova ne sono autentici capolavori narrativi, raccontati mediante il media fumetto. Così era il fumetto da cui questo film trae ispirazione. La storia, vera, dei 300 spartani, comandati dal re Leonida, che affrontarono un soverchiante esercito persiano, uscendone sconfitti dopo due giorni di intensi combattimenti. Il loro sacrificio permise tuttavia ai greci di unirsi contro il comune nemico, e quindi a sconfiggerlo alla fine.  Questa storia era stata raccontata dal cartoonist Frank Miller in una pregevole graphic novel. Miller è uno dei più geniali autori statunitensi. Autore di memorabili cicli di storie di Daredevil, delle miniserie, "Dark Knight Returns" e Batman: year one. Autore anche delle storie noir del ciclo di "Sin City. Il cinema ha corteggiato a lungo Frank Miller. Eroi come Darkman e Robocop sono ispirati alla visione milleriana del supereroe. Ma come per tutti i geni, il rapporto con le major hollywoodiane è stato sempre fonte di frustrazione per Miller.  Il suo apporto ai film "Robocop 2 " e "Robocop 3", è stato talmente stravolto che lo stesso Miller avrebbe preferito non comparire nei credits dei film. Pur tuttavia, in tempi più recenti, Miller ha ripreso a collaborare con il mondo del cinema. Rodriguez ha proposto una versione di "Sin City", sicuramente molto fedele alloriginale, coinvolgendo Miller nel processo produttivo. Così è avvenuto anche per questo, bellissimo 300.
Il cinema, lo osserviamo negli ultimi anni, sta saccheggiando a piene mani nel bacino fumettistico di storie e di invenzioni. Talvolta piegando le storie ad un diverso modo di comunicare. Talvolta i risultati sono qualitativamente discutibili. In questo caso il cinema mette molto poco di suo. Le tecnologie digitali sono asservite alla narrazione in questo caso, atte a restituire allo spettatore cinematografico le stesse surreali emozioni della lettura del fumetto. Anche luso della voce fuori campo come didascalia è lo stesso che nel fumetto. Inoltre il film, nelle parti non aggiunte apposta per il film, è fedele al fumetto inquadratura per inquadratura. Un lavoro immane, immagino il regista attento persino alle posture degli attori! Il risultato è una intensa cavalcata nellimmaginario. Ma anche se immaginifica, questa visione della "Storia" a mio giudizio non è infedele alla sostanza delle cose, pur essendolo nella forma. Anche la trasfigurazione delle figure persiane, che tante polemiche ha suscitato, è funzionale alla visione di chi, difendendo la propria patria, non può che vedere come mostruoso il proprio invasore.  La visione "politica" del film può sembrare superficiale. Chi vede nei greci che affrontano i persiani, una metafora degli stati uniti allattacco delliran secondo me sbaglia. La metafora è semmai contraria. Vedo più analogie tra lamerica di Bush e la Persia di Serse che non altre. In fondo parliamo di un piccolo esercito contro un altro numericamente superiore. Cioè del coraggio di affrontare una battaglia persa. E questo non mi pare molto Bushiano, tuttaltro.
Ma anche le parti aggiunte per il film sono funzionanti. Se sicuramente certe parti non avrebbero funzionato nel fumetto, le aggiunte, di situazioni e personaggi, danno il senso di un intreccio fondamentale in un racconto di oltre due ore. Le musiche sono ottime e ben "nascoste", lo scopo principe di una buona colonna sonora. Emergono quando devono emergere, e si nascondono quando è necessario. Sono anche un ottima colonna sonora per la lettura del fumetto, che , se non lo avete ancora fatto, DOVETE leggere.
Come è consigliabile vedere questo film. Un buon esempio, non solo di ottimo adattamento da un fumetto, ma di ottimo adattamento da un diverso modo di raccontare in generale.

Recensito anche su pordemovie


Pagina 5 di 5

Powered by WordPress & Tema di Anders Norén