Raccontando il proprio lavoro, Hiroshi Ishii ricorda le parole di Alan Kay: “Il futuro non è da prevedere, ma da inventare” e aggiunge che il motore dell’invenzione è la visione, un magma che trae la sua forza dall’arte e dalla filosofia.
È proprio la capacità di guardare al futuro e raccogliere stimoli da ambiti apparentemente lontani che caratterizza il lavoro di alcuni innovatori del campo tecnologico e delle human interfaces.

Per prepararsi all’incontro del 23 febbraio con Ishii, il cui tangible future è ispirato dalla collisione tra arte e tecnologia, è  possibile seguire le tappe che ci hanno condotto all’evoluzione vocale, gestuale, tattile e persino neuronale delle interfacce uomo-computer, sempre più presenti e vicine a noi.

L'incontro si terrà il 23 febbraio 2015, alle 19.30 in Mediateca. Ecco il  link per iscriversi.

HIROSHI ISHII
23 :: 02 :: 2015 * 19.30
MEDIATECA SANTA TERESA
VIA DELLA MOSCOVA 28
MILANO