Scritti, impressioni, opinioni.

Tag: libri Pagina 3 di 9

Dieci consigli per scrivere fantascienza arriva in cartaceo ed epub

Quando qualche mese fa usci il mio saggio Dieci consigli per scrivere fantascienza, nell'anomalo standard PDF, le principali e legittime osservazioni furono:
1) Perché solo in PDF?
2) Perché non cartaceo?

Alla domanda 1) posso rispondere che da qualche giorno chi ordina l'ebook riceve un epub, quindi un vero e proprio ebook.

Alla domanda 2) rispondo che da oggi è disponibile sul sito anche la versione cartacea del volume.

Chi mi conosce sa che leggo tanto in elettronico quanto in cartaceo. Non rimpiango l'"odore della carta", ma allo stesso tempo non ritengo che l'elettronico sia la panacea di tutti i mali.

Insomma, molto pragmaticamente, ritengo che sia giusto avere entrambe le versioni.

10 consigli per scrivere fantascienza

10 consigli per scrivere fantascienza

D'altra parte il cartaceo consente di avere dei riscontri immediati. Dall'esperienza diretta con precedenti presentazioni di opere in ebook ho imparato che con l'elettronico una percentuale molto piccola di lettori conferma poi la sua intenzione di acquistare il libro. Sono intenzioni da intercettare sul momento, la disponibilità immediata del cartaceo consente di farlo, l'ebook no, a meno di non trovare un modo di farlo acquistare subito.

D'altra parte la cosa bella di acquistare un libro alle presentazioni, per gli appassionati, è la copia firmata dall'autore.

Eh sì, perché non vi nascondo che i libri che scrivo vorrei anche venderli, non ci trovo nulla di male in questo.

Per cui adesso non ci sono più scuse.

Se la vostra obiezione era "non c'è il cartaceo", potete acquistarlo a questo link o alle presentazioni che terrò più avanti.

Se la vostra obiezione era "non c'è l'epub", vi confermo che quello che trovate a questo link non è un pdf, ma un vero ebook.

Se proprio il volume non vi interessa, me ne farò una ragione intendiamoci, ma dovrete trovare altre scuse, o dirmi che proprio non vi interessa, o non dirmi nulla, visto che siamo nel libero mercato ed è vostro diritto decidere cosa vi interessa e cosa no.

Da parte mia posso dirvi che il mio saggio non è solo un prontuario per scrittori, ma un vero e proprio compendio di cosa per me sia la fantascienza. Quindi è un testo di critica, un saggio più articolato di un manuale.

 

dieci consigli per scrivere fantascienza

Dieci consigli per scrivere fantascienza

È disponibile sul sito di Edizioni Il Gattaccio il mio nuovo saggio, Dieci consigli per scrivere fantascienza.

Si tratta del primo volume di una collana di "Dieci consigli per scrivere..." dedicata alla scrittura, curata da Marina Lenti. I prossimi non saranno scritti da me che ho avuto invece il compito di fare da apripista.

È un lavoro "su commissione", ossia non parte da una iniziativa del sottoscritto, ma ho accettato di buon grado di scriverlo, anche per provarmi sulla lunga distanza.

Sul sito dell'editore troverete alcuni estratti che spiegano quale sia stato il mio approccio, nonché il pulsante per acquistarlo.

Rispetto a quanto scritto lì aggiungo l'indice, che è lo scheletro sul quale ho costruito i miei ragionamenti.

  1. Sospendere l’incredulità; il sense of wonder
  2. Pensare in fantascienza
  3. Costruire la tua fantascienza
  4. Creare il tuo mondo
  5. Costruire le storie
  6. Ideare i personaggi
  7. Superare la paura dell’infodump
  8. Come dare coerenza all’insieme
  9. Decidere cosa scrivere: racconto o romanzo?
  10. Leggere fantascienza

In Dieci consigli per scrivere fantascienza troverete anche pensieri sparsi in vari articoli negli anni su cosa sia per me la narrazione, e quella fantastica  in particolare, con un approfondimento sulla fantascienza. Chi mi conosce sa che non amo molto gli steccati tra generi, pertanto nel saggio attingo a esempi di buona letteratura a prescindere da una collocazione. Esempi di buona lettura che possono ispirare per la scrittura.

Vi auguro buona lettura e mi auspico che possa aiutarvi per la scrittura ovviamente.

Matematica Nerd

Matematica Nerd su Fantascientificast

È stata pubblicata oggi la "non intervista" che ho rilasciato su Matematica Nerd a Fantascientificast, podcast con il quale collaboro per le recensioni cinematografiche.

Si tratta di una chiacchierata informale con Omar Serafini e Marco Casolino sui temi del libro, ma anche della cultura scientifica, unite a un po' di sano cazzeggio, com'è mio solito.
Spero che vi diverta ascoltarla come a me ha divertito parteciparvi. Anche se questo saggio nasce come raccolta di materiale edito, la sua compilazione non è stata solo un copia e incolla. Tanto che in futuro penso di scrivere ancora sull'argomento.
Come si dice, l'appetito viene mangiando, e quando si comincia a scrivere a volte è lo slancio ti fa continuare con lena.
Quindi in futuro penso proprio che leggerete altro su questo argomento, che unisce la mia passione di formazione a quella che su FantasyMagazine mi vede come cronista.

Prima di lasciarvi all'ascolto ribadisco che se siete interessati a Matematica Nerd trovate tutte le informazioni per l'acquisto sulla mia pagina dedicata o sul sito ufficiale.

Sinossi di Matematica Nerd

Ma i draghi di Game of Thrones possono volare? Che portanza devono avere le ali per sostenere il loro peso? E quanto bisogna spendere per avere tutti i Rollinz?

A quali forza è stata sottoposta la spina dorsale di Gwen Stacy quando l'Uomo Ragno cercò di salvarla dalla drammatica caduta dal ponte? Quanto bisogna spendere al supermercato per avere buone probabilità di completare la raccolta dei Rollinz? Che probabilità hanno di sopravvivere i personaggi di Game of Thrones, e davvero un drago può volare? Sono domande sulle quali normalmente le persone normali sorvolano. Ma i nerd no, e soprattutto non i matematici nerd, che hanno pronta un'equazione per verificare calcoli alla mano. Se siete anche voi matematici nerd apprezzerete questo libro; se siete nerd non matematici, troverete uno stimolante modo nuovo per affrontare il mondo dell'immaginario.

La donna nella pioggia

Libri: La donna nella pioggia di Marina Visentin

La donna nella pioggia è un libro scritto da Marina Visentin con una capacità che ritengo rara: quella di saper scrivere di "persone che fanno cose".

Con questa iperbole intendo i libri "realistici" che raccontano spaccati di vita delle persone "normali" riuscendo a renderli avvincenti.

Ho virgolettato "normali" perché mi chiedo sempre cosa sia definibile come normalità.

È forse quella della protagonista Stella, disegnatrice di libri per ragazzi, sposata con una marito quasi sempre assente che in realtà è sposato con il suo lavoro, comandata a bacchetta dall'amica autrice dei testi dei libri che lei illustra con sempre minore voglia?

Anche sul termine "realistico" ho sempre avuto dei dubbi. Il romanzo non parla di mondi fantastici, ma del nostro mondo, ambientato in una Milano che per chi ci abita è assolutamente riconoscibile.

Però è senz'altro vero che i luoghi in cui si muove Stella siano piegati alle esigenze narrative, reali solo quando sono evocati dalla lettura del romanzo.

Così diventa palpabile il senso di oppressione che deve provare Stella nella sua grande casa dietro Santa Maria delle Grazie. Una dimora della quale si sente ospite, perché non le appartiene, tranne che per il piccolo angolo che usa come studio.

E se questa casa non è opprimente come quella di un racconto gotico dell'orrore è solo perché vi abitano anche le figlie di Stella,  unico raggio di luce della sua esistenza. Tanto da diventare un luogo tetro in loro assenza.

Ma tutti arrivano al punto di rottura. Stella soffre di momenti di assenza. Intere frazioni di tempo che la donna non ricorda. Ma questo stato di assenza, questa apparente debolezza, diventerà la sua forza. Il paradosso è che la consapevolezza di particolari che non quadrano nella sua vita arriva proprio in conseguenze di questi momenti di buio.

Presa coscienza di se stessa, Stella dovrà prendere in mano la sua vita, cominciando una ricerca ad alcuni misteri irrisolti del suo passato. È più che un simbolico inizio, è quello che riesce a sbloccare Stella in un momento critico, verso l'inizio di una nuova vita.

La donna nella pioggia

La donna nella pioggia

La storia ve la lascio scoprire da soli. La trama c'è, e ben solida. Marina Visentin riesce a mescolare nell'intreccio vicende personali e puntuali riferimenti storici, costruendo una storia che appassiona pagina dopo pagina.

Ognuno di noi avrà le sue pagine preferite dei libri che legge, quelle che mi hanno fulminato in La donna nella pioggia sono quelle descrivono con rara efficacia una delle più brutte sensazioni che ognuno di noi possa provare: il sentirsi inadeguato e inadatto anche se si è sempre attenti e presenti nell'affrontare le cose della vita, specialmente rispetto a chi non mette nelle stesse cose lo stesso nostro impegno e non sente di difettare in nulla.

Ma la storia di Stella può anche spiegarci come uscirne fuori.

 

Marina Visentin, La donna nella pioggia

Piemme Editore - Pagg. 420 - 17,50€ cartaceo e 9,99€ in eBook

armageddon rag

Libri: Armageddon Rag di George R.R. Martin

Armageddon Rag di George R.R. Martin è tornato in libreria, nella collana Oscar Fantastica.

Ora avete di nuovo l'occasione di leggere non solo uno dei migliori romanzi di Martin, ma un autentico capolavoro, pieno di alcune delle pagine più belle che abbia mai letto in vita mia. Invidio chi ancora non l'ha letto e sta per farlo. Vorrei tanto riprovare le sensazioni di quella scoperta.

 

La storia

Armageddon Rag racconta la storia di Sandy Blair, un uomo che non sa più chi è. Era un giornalista musicale del giornale anticonformista Hedgehog, tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70, ma dopo essere stato estromesso dal suo socio ha avviato una discreta carriera di scrittore.

Ma ora è fermo alla pagina 37 del suo prossimo libro. Da tanto, troppo tempo.

Stati Uniti d'America, primi anni '80. L'occasione per rimettersi in pista con una inchiesta giornalistica è data a Sandy proprio dall'odioso ex socio Jared Patterson che gli commissiona un servizio sulla morte violenta di Jamie Lynch, ex manager di un gruppo rock che definire di culto è riduttivo, i Nazgul. Comincia per Sandy un viaggio attraverso gli Stati Uniti d'America, alla ricerca dei componenti sopravvissuti della Band, che si era sciolta in seguito al tragico omicidio, durante il mega-concerto di West Mesa, del suo cantante e front-man Patrick Hobbins, detto Hobbit.

Il viaggio che Sandy intraprenderà non lo porterà solo sulle tracce di un assassino, ma anche a confrontarsi con altri personaggi del suo passato, a venire a patti l'inevitabile confronto tra le sue aspirazioni dell'epoca e il presente. A constatare la sconfitta di una generazione.

La prima parte di  Armageddon Rag è fatta di un intreccio di incontri, di scambi di memorie, di rievocazioni unito all'indagine, alla raccolta degli elementi del mistero.

Ma l'indagine è doppia. Da un lato Blair cerca di comprendere se gli altri ex membri del gruppo sono coinvolti, se sono vittime o carnefici, da un altro l'indagine è interiore: la ricerca di se stesso, dei suoi sogni perduti, sia personali che di una intera generazione. Qual è il ruolo dell'impresario Edan Morse, accompagnato dalla bella e pericolosa Ananda, che sogna di riunire i Nazgul per una nuova tournee? Nel cercare questa e altre risposte Blair si ritroverà a cambiare tutto quelli che riteneva punti fermi della sua vita, per affrontare nuove incognite e trovarsi letteralmente faccia a faccia con fantasmi e demoni del suo presente e del suo passato.

Arrmageddon Rag

Arrmageddon Rag

La struttura

George R.R. Martin è uno scrittore vero, di razza. Noto al grande pubblico più per le opere fantasy successive (la saga Le Cronache del Ghiaccio e del fuoco, trasposta in TV nella serie Il trono di Spade), nel 1984 con questo era al suo quarto romanzo in assoluto, ma aveva già maturato molta esperienza nel mondo dei serial TV. Ottima è la struttura narrativa, nella quale si accompagnano una oculata gestione del dialogo, delle svolgersi della trama e dell'intreccio delle situazioni. I suoi personaggi, fossero anche quelli che dicono una sola battuta sono vivi e sembrano palesarsi davanti al lettore.

Quello che rende avvolgente il libro è la sua forza visiva. Con poche e ben dettagliate descrizioni Martin trascina il lettore dentro le pagine, come se fosse davanti al grande schermo di un cinema, sia quando evoca grandi paesaggi, enormi anfiteatri dove si svolgono concerti rock o piccoli e squallidi ambienti.

La musica poi, sembra uscire dalla pagine, come se il libro avesse un jack per auricolari o un paio di casse. Sembra quasi di udire il canto straziante di Ragin, una delle canzoni dei Nazgul, il movimento dei plettri sulle corde, le vibrazioni dei bassi, le armonie delle tastiere.

 

Martin e J.R.R. Tolkien in Armageddon Rag

Un altro tema che traspare con evidenza in Armageddon Rag è quanto fosse connaturata con la cultura hippy l'adorazione per il mondo di Tolkien. Dal nome del complesso ai soprannomi dei cantanti, alle continue citazioni di frasi di Il Signore degli Anelli che Blair cerca di usare come scudo di parole contro la violenza fascista uno dei personaggi meglio tratteggiati del romanzo, il terribile Byrne detto il Macellaio, padre di Slum, vecchio amico di Sandy ai tempi dell'Università. Quel capitolo e la sua terribile conclusione, sono uno dei momenti centrali del romanzo che prende di petto un altro tema ricorrente: le generazioni successive a quelle di chi ha lottato contro un sistema sono spesso ignave, quando non complici della restaurazione, magari andando in appoggio a chi, della generazione precedente, ha preferito rinnegare i propri ideali in nome del realismo, di una presunta presa di coscienza sopravvenuta con la maturità. E chi ha lottato e non vuole arrendersi, e magari spera che qualcuno raccolga il suo testimone, o lo aiuti a riprendere la lotta, è quasi sempre destinato a rimanere deluso.

Una lettura che lascia il segno.

Nota di lettura

Armageddon Rag ha una storia interessante alle spalle, ne parla l'amica Martina Frammartino su FantasyMagazine.

George R.R. Martin, Armageddon Rag (The Armegeddon Rag, 1983)

Traduzione di Teresa Albanese

Mondadori – Oscar Fantastica – Pagg. 396 – 14,00€ – Ebook 6,99€

 

Pagina 3 di 9

Powered by WordPress & Tema di Anders Norén